E A MODICA, L’ULTIMO STRALCIO DEL LIRIA PROCURA CINQUE ASSOLUZIONI

Si è chiuso anche l’ultimo stralcio del processo cinque imputati, tra i tanti, coinvolte in quella che fu, all’epoca, denominata Operazione Lirìa. Uno stralcio del quale si è occupato il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Sandra Levanti, che rispetto agli altri, quasi innumerevoli procedimenti, celebrati in composizione Collegiale o davanti alla Corte d’Assise di Siracusa o davanti al Gup presso il Tribunale di Catania, si è concluso con cinque assoluzioni. Gli imputati, in questo caso, erano quattro albanesi, Topi Demir, Adriatik Lecini, Kresmik Viza, tutti difesi dall’avvocato Alessandro Agnello, Arian Islamay, patrocinato dall’avvocato Andrea Caruso, e lo sciclitano Angelo Occhipinti, residente a Marina di Ragusa, difeso dall’avvocato Giovanni Riccotti La Rocca. Solo a questi cinque non era stata contestata l’associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, al traffico di armi e al favoreggiamento della prostituzione. Hanno dovuto, infatti, rispondere di detenzione ai fini dello spaccio di droga. L’operazione fu eseguita dagli agenti del Commissariato di Modica e della Squadra Mobile di Ragusa, il 14 marzo del 2002 a Modica. Complessivamente furono 30 le persone arrestate, tra queste dieci tra albanesi ed italiani risiedevano nella città della Contea ed anche in altri luoghi del comprensorio. L’indagine fu condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania che contestò l’appartenenza, per l’appunto, ad un’organizzazione internazionale dedita al traffico di droga, allo sfruttamento della prostituzione e al traffico di armi. Il pubblico ministero, Veronica Di Grandi, aveva invocato per tutti la condanna ad un anno e tre mesi di reclusione ciascuno.

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