La bravata gli è costata sei mesi di carcere anche se con la sospensione, ma ha rimediato anche il provvedimento di espulsione immediata dal territorio italiano. Per Jheallhou Kamel, 29 anni, il tunisino arrestato lo scorso 14 febbraio dai carabinieri di Scicli, l’avventura nella terra dei sogni, sulla base di quanto stabilito dal giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, si è conclusa. L’uomo è stato processato ieri mattina con il rito della direttissima, difeso dall’avvocato Giuseppe Solarino. Doveva rispondere dei fatti avvenuti il giorno di San Valentino in Via Castellana, alle spalle della centralissima Piazza Italia, a Scicli, quando, in preda ai fumi dell’alcol che lo avevano mandato letteralmente fuori di testa, si era presentato in un esercizio pubblico adibito a sala giochi, prima danneggiando la vetrina, poi tentando di strangolare il titolare, quando questi si era lamentato per i danni provocati. Qualcuno aveva chiesto l’intervento delle forze dell’ordine tant’è che dopo pochi minuti sul posto erano confluite le pattuglie di carabinieri e polizia municipale che hanno dovuto faticare non poco per riportare alla ragione l’extracomunitario, tra l’altro non in regola con le norme per il soggiorno in Italia. Addirittura per l’interessato era stato necessario l’ammanettamento. Kamel ha dovuto rispondere di lesioni, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale
SCICLI. UBRIACHEZZA MOLESTA, TUNISINO SUBISCE ESPULSIONE DAL TRIBUNALE DI MODICA
- Febbraio 20, 2008
- 1:45 pm
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