PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA. Problematiche del Personale. Precisazioni all’interrogazione dei consiglieri Galizia e Burgio

In relazione all’interrogazione presentata dai consiglieri provinciali Silvio Galizia e Rosario Burgio su alcune questioni attinenti la gestione del Personale, il presidente Franco Antoci e l’assessore al personale Raffaele Monte puntualizzano alcuni aspetti che non rispondono al vero e che sottintendono una forte strumentalità: “In riferimento alle unità di servizio civile impegnate in progetti approvati dal Ministero dell’Interno appare superfluo specificare che si tratta di figure che sono ospiti dell’Ente per la realizzazione dei progetti selezionati dal Servizio Civile Nazionale e il costo a carico dell’Ente è di 600 euro per ogni unità solo per la copertura assicurativa. Questi progetti danno la possibilità a centinaia di giovani di confrontarsi per un anno con il mondo del lavoro occupandosi di temi inerenti all’orientamento scolastico, alla risistemazione di archivi e di biblioteche. Più complesso è il discorso su una nuova politica sul Personale avviata da quest’Amministrazione e che prevede una rivisitazione del regolamento dei servizi e degli uffici, tant’è che abbiamo stipulato una convenzione con il seminario giuridico dell’Università di Catania diretto dal professor Bruno Caruso, al quale è stato affidato il compito, come soggetto terzo, di guardare alla struttura burocratica e di effettuare i correttivi necessari, in modo assolutamente tecnico e scevro da qualunque condizionamento politico. In quest’ottica abbiamo prorogato le posizioni organizzative sino al 30 aprile 2008 perché dopo aver avuto questo studio avvieremo una fase di ristrutturazione complessiva della macchina burocratica. L’obiettivo finale è di avere una struttura più agile e più snella per semplificare i processi burocratico-amministrativi. Questo percorso di semplificazione e snellezza della struttura burocratica è stato già avviato con la decisione assunta già a dicembre di accorpare alcuni settori dell’Ente puntando quindi sull’economicità gestionale. Non risponde poi al vero che l’Ente rischia di sforare il patto di stabilità in quanto le somme erogate alle posizioni organizzative non sono sul conto delle spese per servizi o per investimenti dell’Ente, ma sono prelevati su un apposito fondo autonomo che non può essere impiegato diversamente, neppure per pagare straordinari o altro”. “Sul personale poi – concludono Antoci e Monte – abbiamo assunto decisioni di grande trasparenza e di stabilità occupazionale per diversi lavoratori. Nei prossimi mesi verranno indetti pubblici concorsi esterni per il reperimento di nuove figure professionali per il potenziamento del settore della Polizia Provinciale e degli uffici tecnici e procederemo alla stabilizzazione dei lavoratori della cooperativa “Progetto Lavoro”. E’ bene ricordare, infine, che siamo uno dei pochi enti, se non l’unico in Provincia, a farci carico della formazione del personale anche per gli altri enti locali”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa