AVEVA TENTATO DI UCCIDERE IL CAPITANO IN SECONDA DELLA NAVE. UN TURCO CONDANNATO DAL TRIBUNALE DI MODICA A 4 ANNI

Quattro anni di reclusione per il tentato omicidio del capitano in seconda della “Yasar Captain III°". Li ha rimediati il marinaio turco Alì Cepin, 35 anni, arrestato dagli uomini della Capitaneria di Porto di Pozzallo all’epoca dei fatti, quando aveva tentato di uccidere il collega Ilan Tekinon, 24 anni, che fu ricoverato presso l’Ospedale Regina Margherita di Comiso dove fu sottoposto ad intervento chirurgico dopo essere stato accoltellato. L’imputato, difeso dall’avvocato Carlo Ottaviano, è stato processato e condannato dal Giudice per le Udienze Preliminari presso il Tribunale di Modica, Fabio Ciraolo, con il giudizio abbreviato. Dopo l’arresto, era il mese di giugno del 2007, aveva spiegato di avere agito involontariamente nei confronti del capitano in seconda della sua nave, ormeggiata nel Porto di Pozzallo, e solo nel tentativo di difendersi, senza, dunque, intenzione di fargli del male o, addirittura, d’ammazzarlo. Nel corso dell’interrogatorio erano emersi dei particolari della vicenda, confermati anche da alcuni testimoni, ed in special modo che entrambi i contendenti erano ubriachi. Sembra che il comandante in seconda, ad un certo punto, tra una parola ed un’altra, avesse minacciato il licenziamento del suo sottoposto. Agli insulti sarebbero seguiti calci e pugni fino a quando il marinaio avrebbe tirato fuori un punteruolo di circa sei centimetri(poi sequestrato) ferendo Tekinon al fianco sinistro nel corso della colluttazione. Il pubblico ministero, Domenico Platania, aveva chiesto la condanna per l’uomo, che dopo l’arresto non fu scarcerato, ad otto anni di reclusione.

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