Standing ovation per Lombardo. Parte da Acireale la rincorsa del leader dell’Mpa alla presidenza della Regione siciliana. Esordio con frecciata a Miccichè: “Sei mesi fa mi supplicava”. Elogi a Berlusconi: “Senza di lui sarebbe stata una lotta all’ultimo

ACIREALE (CATANIA) – Bagno di folla per Raffaele Lombardo al Palasport di Acireale, sede della convention dell’Mpa che apre la campagna elettorale dell’europarlamentare catanese per la corsa alla presidenza della Regione siciliana. Secondo le prime stime del Movimento autonomista, all’interno della struttura si sarebbero presentate 7-8 mila persone. In prima fila, tra gli altri, l’ex sindaco di Catania, Umberto Scapagnini, gli esponenti di An Pippo Scalia, Raffaele Stancanelli, Domenico Nania e l’ex presidente della Provincia di Palermo, Francesco Musotto. Subito all’attacco il leader dell’Mpa: "Gianfranco Miccichè mi ha detto che per lui nei miei confronti sono ritornati i sentimenti di quel Miccichè che sei mesi fa in una saletta dell’assemblea regionale siciliana, a Palazzo dei Normanni, mi supplicava di fare il presidente della Regione". Ai giornalisti che gli hanno chiesto i motivi del cambiamento dell’atteggiamento dell’esponente di Forza Italia, Lombardo ha risposto: "Dove chiederlo a lui, ma devo dire – ha aggiunto – che nella veste del rivoluzionario di Che Guevara, non lo vedo". Immancabile un commento su Cuffaro: "Mi auguro che questa manfrina su Cuffaro e la discontinuità non nasconda un vuoto di programma, che invece mi sembra evidente nel Centrosinistra. Cuffaro non verrà ad Acireale perché non intende fare in modo che la sua presenza venga strumentalizzata. Oggi vedo gente che ha avuto prebende da lui che lo rinnega, ma Cuffaro ha trovato in me uno che non gli volta le spalle". "Lasciatemi esprimere grandi apprezzamenti per Silvio Berlusconi, senza di lui e le sue decisioni ci sarebbe stata una lotta all’ultimo sangue", ha poi affermato il leader del Mpa. "Berlusconi – ha aggiunto Lombardo – piuttosto che ingaggiare una battaglia ha voluto scommettere su questa novità storica: la prima volta che un candidato presidente alla regione siciliana non è espressione di un partito nazionale, ma dell’autonomismo locale. È un’anomalia che fa rima con autonomia". Durante il suo intervento, il leader del Mpa ha espresso "grandi apprezzamenti" anche per Bossi, Calderoli e Fini che, ha detto, "hanno puntato subito su questa grande scommessa storica"

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