MODICA. PER TORCHI LE DIMISSIONI ENTRO LA MEZZANOTTE DI DOMENICA

Ha tempo fino alla mezzanotte di domenica per assegnare le eventuali dimissioni dalla carica di primo cittadino. Dopo avere incassato il sostegno del partito, attende il disco verde del coordinamento provinciale del partito, che si riunirà oggi, e del tavolo politico regionale che si insedierà invece venerdì. Per intanto “riflette”. E’ Piero Torchi, che ad oggi prim’ancora che Sindaco è il centro di gravità della politica modicana. Tutto ruota attorno alla sua scelta. E per “tutto” si intende anche l’equilibrio interno agli altri schieramenti di centrodestra e centrosinistra. Il “via libera” espresso dal direttivo cittadino dell’Udc lunedì sera, ha fatto di Torchi il “cavallo di razza” sul quale il partito nell’espressione cittadina, vuole puntare per tornare ad occupare uno scranno a Sala d’Ercole che da dodici anni non è “appannaggio” di un modicano. Non ci siamo voluti sottrarre alle nostre responsabilità ed abbiamo chiesto un sacrificio al nostro uomo migliore che è Piero Torchi – ha dichiarato il segretario cittadino del partito della “vela”, Gino Veneziano -. Dopo un dibattito dai toni franchi e sereni, è venuta fuori l’indicazione di un nome forte e autorevole quale quello di Piero”. Il dibattito ha visto la componente “Lavima” esprimere il disappunto per la candidatura del Sindaco. “Le divergenze creano consenso – continua Veneziano . Ciascuno farà la propria battaglia e sarà il partito a beneficiarne”. La posizione tenuta dal gruppo che alle scorse amministrative “chiuse” la lista civica “Iniziativa Popolare” e che si rifà al deputato regionale uscente Orazio Ragusa, è stata espressa dallo stesso Giuseppe Lavima nel corso dei vari incontri. “Ho chiesto al partito di stare attento – dice l’ex segretario cittadino -. In un momento così delicato, è fondamentale mantenere le posizioni di forza ed è un serio rischio smantellare le roccaforti quali ad esempio il Comune di Modica. Tra l’altro – continua Lavima – bisognerà anche spiegare agli alleati una eventuale scelta che comporterà il ritorno alle urne, per non parlare della reazione dei cittadini”. Lavima, inoltre, ha anche accusato il partito di “ruotare le proprie scelte attorno a poche persone, o addirittura ad una”. Il presidente cittadino del partito, Domenico Pisana, ha parlato della necessità, in questo momento storico, di puntare sulle massime espressioni del partito. “Quando si naviga in mare aperto, oltre al comandante, che nel nostro caso è Peppe Drago, serve l’apporto dei migliori capitani e non c’è dubbio che questi siano Orazio Ragusa, Giovanni Cosentini e Piero Torchi – dichiara Pisana -. L’importante è che il partito ne tragga i maggiori benefici”. Ma assai emblematiche sono state le parole pronunciate dallo stesso Presidente Pisana: “Chi vede nella scelta di Torchi una fuga o chi pensa che Modica senza di lui non possa andare avanti, cade in una sorta di culto idolatrico della persona”, che tra l’altro lo stesso Torchi, nel suo intervento ha più volte rifuggito. Intanto però il Sindaco attende l’ok provinciale e regionale e poi, ha detto, si riserverà una riflessione personale e che coinvolgerà anche la sua famiglia. Ma ha tempo fino a domenica. L’inizio della prossima settimana potrebbe segnare per la città l’avvio di una nuova era politica

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