MODICA. ATTESA PER LE DECISIONI DI TORCHI SULLE SUE DIMISSIONI. E INTANTO MPA E AN RIVENDICANO L’EVENTUALE SINDACATURA

E’ sempre più probabile. Qualcuno “scommette” anche su quando il Sindaco, Piero Torchi, si dimetterà. L’attesa è tutta per l’inaugurazione dell’aula consiliare, dopo i lavori di ristrutturazione, prevista per venerdì pomeriggio alle 17. In quell’occasione il Sindaco potrebbe rendere note le sue decisioni, anche perché, quasi in contemporanea, dovrebbe giungere la determinazione del tavolo politico regionale dell’Udc che potrebbe dare l’assenso o meno alla “scesa in campo” del primo cittadino. A chi gli chiede anticipazioni Piero Torchi risponde: “la politica ha la sua liturgia e io ne sono rispettoso. Ci sono dei passaggi da ottemperare e rispettare”. Intanto in città la curiosità cresce, anche perché le eventuali dimissioni comporterebbero un ritorno alle urne in una data che può variare dall’8 al 15 giugno. E dalla scelta di Torchi dipendono anche gli “equilibri” degli altri partiti. Innanzitutto gli alleati dell’oramai ex Casa delle Libertà. “E’ una scelta assolutamente personale – dice il commissario cittadino di Forza Italia, Nino Minardo -. Non entriamo nel merito di quanto deciderà Piero Torchi, perché ogni decisione deve essere assunta nell’ambito del proprio partito. Noi non possiamo fare altro che prendere atto di quanto deciderà. Pensare al dopo? E’ al momento troppo prematuro e banale”. Chi invece si sbilancia è il Movimento per l’Autonomia che, per bocca del suo leader cittadino, Riccardo Minardo, rivendica la sindacatura dell’eventuale post-Torchi. “Deve scegliere in piena autonomia – dichiara Minardo riferendosi al primo cittadino -, certo è che non si possono anteporre le ambizioni personali alle esigenze della città. Bisogna anche eventualmente valutare come la “prenderebbero” i modicani. Se si tornasse alle urne c’è già una certezza: noi rivendicheremmo la candidatura a Sindaco. A quel punto infatti bisognerebbe rivedere gli equilibri politici in provincia – continua il deputato nazionale -, con le amministrative anche a Comiso, Acate e Scicli. Dovremmo trovare un accordo complessivo. Se così non fosse, noi opteremmo per correre da soli”. E nel Movimento per l’Autonomia di Modica gli uomini in lizza per il dopo Torchi sarebbero i due Scarso: il capogruppo consiliare Carmelo ed il presidente del consiglio comunale Enzo. “Anche noi rivendichiamo la sindacatura – ammette il vice presidente del consiglio provinciale, Sebastiano Failla, a nome di Alleanza Nazionale -. Ci spettano posizioni di prestigio e se ciò non ci venisse “assicurato” saremmo disposti anche a correre da soli. E avremmo anche l’uomo pronto. Il nostro presidente provinciale, Carmelo Incardona – prosegue Failla – ha dettato le regole: in campo tutti gli uomini migliori. Così sarà eventualmente anche a Modica, dove il nostro partito fa leva sull’ottimo risultato alle scorse provinciale e da quello bisognerebbe ripartire. Sulla scelta di Torchi non mi esprimo. Dico solamente che oggi parla di modicaneità chi due anni fa sostenne una candidata non modicana a discapito dell’espressione cittadina del partito”. Vecchie ruggini per nuovi scenari.

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