MODICA. AMMESSO AI DOMICILIARI ANDREA CANNIZZARO

"Avevo sete e così, visto che a quell’ora i bar erano chiusi, ho pensato di prendere qualche bevanda dalla trattoria". Questo quello che ha detto ieri mattina al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, il ventiduenne pregiudicano modicano, Andrea Cannizzaro, arrestato nella notte tra martedì e mercoledì dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica, dopo essersi introdotto all’interno della Trattoria G.B. di Via Resistenza Partigiana. Il magistrato ha convalidato l’arresto poi, con il consenso del pubblico ministero, Veronica Di Grandi, ha accolto la richiesta del difensore, l’avvocato Rinaldo Occhipinti, ammettendo l’imputato alla restrizione domiciliare. A questo punto il legale ha chiesto i termini a difesa e così il processo è stato aggiornato a martedì prossimo. Quando Andrea Cannizzaro è stato trovato all’interno dell’esercizio, stava facendo incetta di birra e bevande varie. Era riuscito a penetrare all’interno a seguito dell’effrazione di una finestra. Successivamente era stato sottoposto a perquisizione domiciliare, nella sua residente di Via Spinasanta dove erano stati rinvenuti altri prodotti alimentari che sarebbero stati rubati, secondo i carabinieri, in precedenza alla stessa trattoria. Trovata anche una cassetta di attrezzi che era stata riconosciuta dal proprietario del ristorante. L’accusa che gli viene contestata è furto aggravato e danneggiamenti.

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