Fondi ex Insicem, l’Upla Claai presenta una proposta “Utilizziamoli anche per sostegno a imprenditoria giovanile”

Una linea di intervento per consentire l’erogazione di finanziamenti alle nuove imprese costituite da giovani sia a livello personale che in società. La proposta è stata lanciata dall’Upla Claai di Ragusa durante l’ultima riunione del tavolo di concertazione sull’utilizzo dei fondi ex Insicem. Tale linea contribuirà da una parte di agire sul versante della diminuzione del tasso di disoccupazione giovanile, dall’altra da incentivo per l’avvio di attività occupazionale nei confronti di tanti giovani senza lavoro. “Riteniamo importante tale fine – afferma il presidente provinciale dell’Upla, Salvatore Vargetto – in quanto, nella qualità di operatori del credito attraverso la nostra struttura consortile fidi Confim, giornalmente assistiamo con imbarazzo alla circostanza per cui molti giovani, seppure volenterosi e con idee progettuali anche importanti, e avendo per ciò la necessità di chiedere un finanziamento per la costituzione e l’avvio dell’azienda, sono costretti il più delle volte a rinunciare all’idea in quanto il sistema creditizio bancario e gli stessi consorzi fidi non concedono alcun finanziamento se non supportati da idonee garanzie personali o da terzi a sostegno della richiesta del finanziamento”. Ecco perché l’Upla Claai ha proposto al tavolo di concertazione di destinare una quota parte dei suddetti fondi ex Insicem esclusivamente alla promozione, all’incentivazione ed al sostegno della creazione di nuove imprese catalogabili come imprenditoria giovanile, nei due seguenti modi. Il primo contempla l’istituzione di un fondo di garanzia atto a sostenere per il 30/40% il finanziamento della banca erogato tramite il consorzio fidi che lo garantirà per il 50%, qualora il giovane imprenditore, pur presentando un progetto imprenditoriale considerato valido, non abbia mezzi propri da offrire come idonea garanzia alla banca ed al consorzio fidi. In questo caso si prevede l’accesso ad un finanziamento dell’importo massimo concedibile fino a 100 mila euro da restituire in 7/10 anni al tasso agevolato convenzionato tra la banca e il consorzio fidi e la possibilità di chiedere la concessione del contributo del 60% sul costo degli interessi previsto in materia dalla Regione Sicilia. Ciò ovviamente nel caso in cui l’impresa abbia i requisiti di legge previsti. Il secondo, invece, prevede l’istituzione di un fondo per l’abbattimento degli interessi a sportello per tutte le giovani imprese che ottengono il finanziamento bancario assistito sia dalla garanzia del consorzio fidi sia da idonea garanzia con mezzi propri, per l’intrapresa dell’attività imprenditoriale, per un importo di finanziamento concedibile fino ad un massimo di 100 mila euro da restituire in 7/10 anni. In questo caso l’interesse a carico del giovane imprenditore non deve essere superiore allo 0,50%, mentre la differenza del tasso dell’interesse convenzionato tra la banca ed il consorzio fidi sarà a carico del suddetto fondo e sarà erogato in corrispondenza del pagamento rateale prescelto e concordato tra la banca, il consorzio fidi e l’impresa.

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