Giù il sipario sul Festival 2008: Lola Ponce e Giò di Tonno, con “Colpo di fulmine” scritta da Gianna Nannini, vincono il 58° Festival di Sanremo classificandosi davanti ad Anna Tatangelo e Fabrizio Moro. Premio della critica a Tricarico, che sul palco

SANREMO – Giù il sipario sul Festival del 2008. Gli ascolti, in ribasso rispetto agli anni precedenti, hanno messo la Rai e Sanremo di fronte alla fuga di massa del pubblico dalla tv generalista. La gente, allo show lunghissimo e inframmezzato di pubblicità, preferisce altro. In questi giorni i telespettatori hanno scelto l’approfondimento giornalistico, il calcio, la fiction leggera e divertente che racconta la vita di tutti i giorni. Lo storico telespettatore del Festival della canzone italiana è fuggito per altri lidi. Boicottate le classifiche, la gara ha perso una componente essenziale. Inoltre, l’innovazione dei mezzi di comunicazione di massa, scarse proposte musicali che non rispecchiano i gusti dei fruitori della musica sono solo alcune delle chiavi di lettura di questa defaillance annunciata che non trova soddisfazioni dall’audience dall’edizione condotta da Paolo Bonolis nel 2005. Da lunedì si comincerà a riflettere sull’edizione del prossimo anno. I vincitori. Giò di Tonno e Lola Ponce con la canzone “Colpo di fulmine” scritta da Gianna Nannini hanno vinto il 58° Festival della canzone italiana. “Grazie a tutto il pubblico italiano, i produttori, le famiglie e tutti coloro che ci hanno sempre sostenuto – sono stete le prime parole dei vincitori – è stata un’esperienza bellisima”. Lola Ponce è scesa in lacrime. Al secondo posto è arrivata Anna Tatangelo con “Il mio amico”: “Ringrazio i miei genitori e vorrei dire ti amo per la prima volta in pubblico a Gigi D’Alessio. Mi avevate dato per favorita – rivolta ai giornalisti – e vi siete risposti da soli anche questa volta". Terzo, Fabrizio Moro con “Eppure mi hai cambiato la vita”: “Il Festival ha cambiato la mia vita. Non ho mai fatto conti, ho portato un prodotto che mi è sembrato il più valido tra la mia produzione attuale". Toto Cutugno al quarto posto, poi Finley, Paolo Meneguzzi, Sergio Cammariere solo settimo, ancora Grignani, Little Tony e al decimo posto Eugenio Bennato. I risultati sono frutto della somma dei voti della giuria demoscopica (50%), del televoto (30%) e dei 5 componenti della giuria di Qualita’ (20%) composta dalla ballerina Eleonora Abbagnato, dal regista e autore Gianni Boncompagni, dalla modella showgirl Martina Colombari, dal direttore del Tg4 Emilio Fede, dalla giornalista del Tg1 Tiziana Ferrario, dal conduttore Fabrizio Frizzi, dall’attrice Gloria Guida, dal presentatore Giancarlo Magalli, dal giornalista opinionista Giampiero Mughini e da Mariolina Simone, che ha selezionato le canzoni tra i giovani. Tricarico, per la prima volta al Festival, con la canzone “Vita tranquilla” ha vinto il premio della critica intitolato a Mia Martini sezioni Campioni assegnato dai giornalisti della salastampa. Il cantautore milanese ha ottenuto 30 voti. Al secondo posto con 28 si è classificato Sergio Cammariere con “L’amore non si spiega”. Al terzo Frankie Hi Nrg Mc con 11. La serata. La finale di Sanremo è cominciata con un omaggio e un ricordo dei morti sul lavoro, con un riferimento particolare all’ultimo operaio deceduto nel porto di Genova. "Questa sera ci sembra doveroso ricordare una tragedia che sta colpendo il nostro paese, i morti sul lavoro – ha detto Pippo Baudo – purtroppo pochi giorni fa è morto un operaio del porto di Genova e le morti sul lavoro si susseguono. Sono morti ingiuste. Stiamo vicini col cuore alle famiglie e al dolore di chi soffre. Giunga da questo teatro il nostro affetto e la nostra commozione a tutte le persone che stanno soffrendo". Si è esibito per primo ed ha aperto ancora una volta, come nella prima serata, Paolo Meneguzzi con “Grande”. Ha chiuso Tricarico e nel buio, prima della sua esibizione, si è sentito esclamare “stronzo”, probabilmente indirizzato a Chiambretti dallo stesso cantante sentitosi preso in giro durante la presentazione. In conferenza stampa ha poi spiegato: "Solo un’emozione" Come da copione le battute di Piero Chiambretti movimentano l’ultima serata del Festival. Pierino ha cominciato a scherzare con la giuria di qualità, ricordando a Gloria Guida il suo passato di star della commedia sexy. Ma la battuta più ficcante l’ ha riservata al direttore del Tg4: "Emilio Fede non ha ancora votato, ma tanto sappiamo a chi va il suo voto". Ancora la gag dei finti manifesti elettorali, tra i quali ne spiccava uno con lui e Pippo Baudo con parrucca in stile Cugini di Campagna, rivolto a Baudo ha detto: "E’ l’ ultima volta insieme, questa coppia la dobbiamo scoppiare ed io ho già chiesto l’ affidamento dei Finley". Ce n’è una per tutti i cantanti. Immancabile il collegamento dalla “Casa bianca” con gli ospiti divertenti che insieme dovrebbero rappresentare uno spaccato del nostro paese. Stasera c’erano anche quattro ultrapippi. Alla fine la stoccata politica con l’esibizione di Bennato: “Grande Sud: dirige l’orchestra il maestro Calderoli”. Tra gli ospiti anche i protagonisti del film “Grande grosso e Verdone”. Entrati in scena come Enza e Moreno, Carlo Verdone e Claudia Gerini hanno riproposto la coppia di personaggi coatti più celebri del loro repertorio. Moreno e Enza – si chiamano così nel film – hanno eseguito Fortune Teller, un vecchio classico dei Rolling Stones, con Carlo Verdone alla batteria e la Gerini cantante. In coda uno spezzone del nuovo film. Sandra Mondaini e Raimondo Vianello hanno ricevuto il Premio Siae alla creatività. "E’ allergia", ha detto Sandra, commossa, scherzando sugli occhi lucidi. Standing ovation del pubblico dell’Ariston. Nella finale del Festival c’è stato spazio anche per Elio e le storie teste e Lucilla Agosti, apprezzati conduttori del Dopofestival di quest’anno. Il gruppo è salito sul palco dell’Ariston in abiti settecenteschi con tanto di parrucche, tra le risate del pubblico in sala. Presentati dalla Agosta, gli Elii hanno interpretato in chiave rock “Largo al factotum della città” dal Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini. Alle loro spalle una gigantografia di Magoni, compagno di sketch. Alla fine dell’esibizione un saluto all’amico musicista Feiez scomparso nel 1998. Il 58° Festival di Sanremo si è concluso con una pioggia di petali di fiori che hanno riempito la platea dell’Ariston, prima dell’ultimo ballo di Bianca Guaccero e Andrea Osvart. I voti del la giuria di qualità Meneguzzi 73, Grignani 81, Little Tony 81, Cutugno 84, L’Aura 77, Tatangelo 81, Minghi 78, Venuti 73, Di Tonno e Ponce 88, Zarrillo 77, Moro 94, Tiromancino 84, Frankie Hi Nrg Mc 78, Finley 75, Mietta 87, Gazzè 91, Cammariere 97, Bennato 93, Tricarico.

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