ROMA – Dimostrando una volta di più il decisionismo che lo contraddistingue dalla sua scesa in campo, Walter Veltroni riesce a far chiudere al Pd le liste elettorali con una settimana di anticipo rispetto alla data prevista dalla legge, il 9 marzo. Come ha spiegato Dario Franceschini, questo permetterà al Pd "di iniziare da subito la campagna elettorale mentre gli altri partiti stanno ancora litigando per chiudere le liste". Uno degli strappi rispetto alla tradizione è che Veltroni non sarà capolista in nessuna circoscrizione; sarà invece al secondo posto in quattro regioni, dietro ad altrettanti giovani. Il segretario sarà secondo in lista in Lombardia 1 dietro Matteo Colaninno; nel Lazio 1 dietro Marianna Madia; in Campania 2 dietro Pina Picierno; in Sicilia 2 dietro Giuseppe Berretta. Le liste si propongono di rapprentare uno spaccato del paese con tutti i suoi vizi e le sue contraddizioni; in Veneto ci saranno l’industriale Massimo Calearo, e i sindacalisti Paolo Nerozzi (Cgil) e Pierpaolo Baretta (Cisl); in Lombardia il laico Umberto Veronesi e la ultrà cattolica Paola Binetti; in Piemonte la radicale Emma Bonino e il teodem Luigi Bobba. Inseriti una serie di nomi nuovi che rappresentano quei pezzi di società che egli vuole portare in Parlamento: oltre agli industriali Colaninno e Calearo, c’è l’operaio della Thyssen Antonio Boccuzzi, la precaria in un call-center Loredana Ilardi, l’impiegata nella Asl piemontese Franca Biondelli. Dovrebbe entrare alla Camera anche il conduttore di "A sua immagine" Andrea Sarubbi, in lista in Campania 1 al numero nove. Candidati in posizione di eleggibilità i collaboratori del segretario Walter Verini (Umbria) e Vinicio Peluffo (Lombardia 1). Prodi non si candiderà, ma manderà in parlamento alcuni dei suoi più stretti collaboratori: il portavoce Silvio Sircana, la capo ufficio stampa Sandra Zampa, il sottosegretario Ricky Levi, il ministro Giulio Santagata, la sottosegretaria Letizia De Torre, il parlamentare uscente Sandro Gozi. Entreranno pure Mario Barbi e Paolo De Castro, che alle primarie hanno appoggiato Rosy Bindi e Enrico Letta. Tutti confermati i cinque teodem; Marco Calgaro alla Camera in Piemonte 1, Bobba in Pimonte 2, Enzo Carra in Sicilia 1, Paola Binetti in Lombardia 2, Emanuela Baio al Senato anche lei in Lombardia. Promossi e bocciati. Tra quanti hanno ricevuto la deroga alla norma che esclude i parlamentari con più di tre legislature, ci sono Enzo Bianco, Giorgio Merlo, Enrico Morando, Ugo Sposetti, Tiziano Treu, Renzo Lusetti, Franco Monaco, Gabriele Frigato e Nuccio Cusumano, il senatore che poco più di un mese fa si sfilò dall’Udeur e confermò la fiducia al governo Prodi. Ricandidata anche Anna Serafini (numero 4 in Sicilia per il Senato); fuori Giuseppe Lumia, Ferdinando Latteri, Rino Piscitello e Nello Palumbo. Veltroni, durante la registrazione di "Porta a Porta",ha aggiunto: "Lumia verrà a lavorare con me. Ricordiamo che in Sicilia abbiamo candidato Anna Finocchiaro e Rita Borsellino. Noi contrastiamo la mafia dal punto di vista etico e il contrasto lo facciamo tutti i giorni. In questi i giorni il figlio di Riina gira portando pastarelle. E un pedofilo che aveva violentato ad Agrigento tre bambini lo ha fatto con un quarto. Sono problemi da risolvere".
Veltroni chiude le liste. Il Partito Democratico consegna con una settimana di anticipo le candidature per le politiche: deroga per Enzo Bianco, non ci sono Lumia e Latteri.
- Marzo 4, 2008
- 3:06 pm
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