LETTERA DI UN PADRE CHE VIVE NEL DRAMMA LE CONDIZIONI DELLA FIGLIA, IN COMA DA DUE ANNI.

Vi invito a leggere la lettera che ho inviato al vostro Prefetto e al vostro Sindaco e che ho intitolato un “Caso di coscienza” o meglio “ Un caso di coscienza a seguito di un caso di incoscienza.” UN CASO DI COSCIENZA Sono il padre di Sara Di Natale (24 anni). Due anni fa, dopo aver mangiato una polpetta, mia figlia è stata colpita da shock anafilattico ed è entrata in coma. E’ molto probabile che ciò sia stato provocato da sostanze nocive ( solfiti), cui Sara era allergica, concentrate nella carne macinata (acquistata in una macelleria di Catania) in misura notevole, e comunque ho interessato l’autorità giudiziaria per l’accertamento della verità, che spero avvenga il più rapidamente possibile. Nel dicembre 2007 Sara, in stato vegetativo persistente, viene ricoverata per l’ennesima volta in un reparto di rianimazione, a seguito di intervento chirurgico ad un polmone. Qualche giorno dopo nel reparto viene ricoverato un bambino di 6 anni, in gravissime condizioni per presunto shock anafilattico . Per fortuna, dopo 3 giorni il bambino si sveglia senza avere riportato danni cerebrali, grazie alle tempestive manovre di rianimazione . Anche lui, ho saputo dai suoi familiari, era un soggetto allergico. Ho subito pensato:“ E se anche questo bambino ha mangiato cibo adulterato?” La carne tritata trattata con certe sostanze chimiche offre al consumatore un’ impressione di freschezza, conservandone il colore rosso pur non bloccando il processo di putrefazione. Fra tali sostanze ci sono i solfiti. Ma, chi è allergico ai solfiti e mangia carne trattata con queste sostanze rischia lo shock anafilattico: si gonfiano le mucose della gola, non si respira, il bolo alimentare, non potendo essere rigurgitato all’esterno ( perché la gola è chiusa ) va a finire nei polmoni.. ed è la fine! A mia figlia , è successo proprio questo! Adesso, dopo 24 mesi, si trova a casa, immobile in un letto, in stato vegetativo persistente. Le sue sofferenze ( dolori articolari, notevoli difficoltà respiratorie, complicanze continue di vario tipo) e quelle dei familiari sono indicibili. Io e mia moglie assistiamo giorno e notte nostra figlia e viviamo nel terrore che i medici, che hanno diagnosticato danni irreversibili al cervello abbiano ragione. Solo una tenue speranza, sostenuta dal forte amore per lei, ci induce a sperare che Sara possa svegliarsi. Se vi dico queste cose non è per suscitare in voi solidarietà o altri sentimenti ma per un mio preciso dovere di cittadino: informarvi sui pericoli che correte sia voi che i vostri cari, specialmente se soggetti allergici. A volte mi chiedo se tante morti per soffocamento non siano state causate da sostanze nocive presenti negli alimenti e non da disgrazie, etichettate come tali, da ignari e disperati parenti delle vittime. I rappresentanti dello Stato dovrebbero vigilare maggiormente per fare rispettare le leggi a tutela della salute di tutti i cittadini.. Qualche giornale cerca di ” punzecchiare” i “controllori” perché facciano di più per tutelare la salute dei cittadini. Apprezzabile ad esempio è stata l’inchiesta che il giornale “altroconsumo” ha pubblicato sui numeri 179 e 181 nell’anno 2005 inerente al rilevamento della presenza di solfiti, in quantità superiori ai limiti di legge, in alcuni alimenti quali:carne tritata e crostacei.

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