ORDINE PUBBLICO, ARGOMENTO UNICO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI POZZALLO DI IERI

"Emergenza ordine pubblico". Questo l’argomento all’ordine del giorno del Consiglio comunale che si è tenuto ieri, in seduta aperta, nella sala polifunzionale del cine-teatro "Giardino". Fra i presenti, il sindaco Giuseppe Sulsenti, l’on. Riccardo Minardo, l’on. Roberto Ammatuna, il vice presidente del Consiglio provinciale Failla, il consigliere provinciale Galizia, il presidente della Confcommercio Guastella, il presidente dell’Ascom di Pozzallo Sotgiù, il sindacalista Cgil Nicola Colombo, oltre a numerosi cittadini comuni. Tutti interessanti gli interventi. Dal dibattito è emersa la ferma volontà delle istituzioni e della città di fare quadrato per ristabilire senza indugi il rispetto delle regole della civile convivenza. Minimizzare sarebbe da folli, ma dare giudizi affrettati potrebbe risultare deleterio e fuorviante. Prezioso a questo punto il risultato delle indagini. Cittadini e amministratori locali attendono comunque risposte concrete, anche perché gli autori dell’attentato di mercoledì scorso non devono farla franca. La città vive una situazione di grave disagio. Fra i fatti più inquietanti di questi ultimi anni una megarissa in piazza delle Rimembranze nell’estate del 2004, sedata non senza fatica da alcune pattuglie della Guardia di Finanza, la distruzione sistematica di vasi e fioriere del centro storico, il taglio delle gomme di quindici auto in sosta in via Mazzini nel corso di un raid notturno, il danneggiamento di due scuolabus parcheggiate nel cortile della scuola di contrada Palamentano, l’attentato allo Sgriccio, l’incendio doloso ad un automezzo nell’area esterna del cimitero, la burla continua ai danni della fontana dei delfini con litri di detersivo versati in acqua da ragazzi rimasti perennemente ignoti, il deturpamento delle pareti esterne di edifici pubblici e privati a mezzo bombolette spray. Episodi di inciviltà galoppante che, impuniti, hanno prodotto una disgraziata catena di inqualificabili atti di teppismo. E poiché al peggio non c’è limite, non è escluso che qualcuno abbia voluto tentare il saldo di qualità mettendo mano all’accendino. Questo il pensiero del sindaco Sulsenti che ha già avuto un incontro urgente con il prefetto e con le massime autorità di pubblica sicurezza. Se è questa la chiave di lettura da dare ai fatti di questi giorni, occorre da subito impostare una certa terapia d’urto con progetti di prevenzione e di rieducazione alla legalità. Ove, però, come sostenuto da qualcuno, l’attentato incendiario del Free Style e della creperia Zarbatana fosse opera della malavita organizzata, allora tutto sarebbe maledettamente più complicato.

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