RAGUSA. LA GIORNATA DELLA DONNA MA NEL PD PROVINCIALE MANCANO LE RAPPRESENTANTI “ROSA”

Nel giorno della festa delle donne il Partito democratico ha dovuto prender atto dell’assenza di candidate. Ieri pomeriggio alla prima assemblea del coordinamento provinciale del Pd, i nomi che sono stati fatti sono stati quelli al maschile. Ai quattro gia’ noti, cioe’ Giuseppe Di Giacomo, Roberto Ammatuna, Tommaso Fonte e Tonino Solarino, si sono aggiunti, quelli di Carmelo Giurdanella di Modica, Angelo Dezio di Vittoria e Giovanni Frasca di Scicili, quale esponente della societa’ civile. Uno di loro pero’ dovra’ essere ritirato per effetto della legge elettorale che prevede cinque nomi per ogni lista alle Regionali, e di questi tre uomini e due donne. E siccome le liste a cui fara’ riferimento il Pd saranno due, occorrono 6 uomini e 4 donne. Ieri sera si e’ deciso di iniziare gia’ da oggi una sorta di no stop per individuare le quattro candidate da inserire nelle liste. L’idea, chiaramente, e’ quella di non inserire dei nomi deboli, sia per ottenere un risultato elettorale, che per non offendere la dignita’ delle donne del Pd. Per questo anche il coordinatore provinciale Giuseppe Di Giacomo, ha lanciato un appello ieri sera dopo una tiratina d’orecchie nei confronti dei coordinatori comunali. L’assemblea si e’ aperta proprio con la relazione Di Giacomo. L’assemblea ha fatto il punto della situazione, sia per le Nazionali, dove comunque sono stati esclusi i candidati iblei dalle posizioni utili, che soprattutto per le Regionali alla luce del fatto che ci saranno le due liste, una con il simbolo vero e proprio del Pd, l’altra, invece, strettamente collegata ad Anna Finocchiaro. Quella del Pd dovrebbe vedere come capolista lo stesso Di Giacomo, quella della Finocchiaro vedrebbe come capolista Ammatuna. Ma queste, che restano tuttavia delle indiscrezioni, possono essere posizioni cambiate dalla stessa assemblea provinciale o dal gruppo ristretto a cui e’ stato demandato il compito di redigere le liste. Si e’ parlato del possibile rapporto con i Socialisti che potrebbero chiudere presto un accordo proponendo un possibile candidato. Voci di corridoio dicono si tratti di Mario Cutello. Dopo l’intervento di Di Giacomo si sono avuti altri momenti di confronto. Alcuni un po’ aspri, dettati comunque dalla voglia di essere propositivi. Luciano Nicastro, che tra l’altro aveva firmato un documento di contestazione, ha chiesto le dimissioni di Di Giacomo affinche’ fosse evitata la doppia veste di coordinatore provinciale e di candidato. Infine dalla sala sono arrivate le richieste di dimissioni nei confronti della segreteria regionale del Pd. Un incentivo alle candidate l’ha proposto Di Giacomo. Considerato che per essere in lista si devono versare 2000 euro (5000 il capolista), allora il partito prevede di fare uno sconto, facendo pagare solo 1000 euro. Ma anche questa ipotesi di lavoro ha trovato opinioni contrastanti. Di Giacomo ha poi replicato chiedendo l’impegno di tutti. Si ricomincia da stamani con la no stop in cerca di candidate.

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