MODICA. CRESCE LA POPOLAZIONE

 L’andamento demografico della città nell’ultimo ventennio ha fatto registrare una progressiva crescita della popolazione residente, il che è in sintonia con la media provinciale. "Se esiste un dato positivo in un sistema socio-economico – viene fatto rilevare in uno studio della società S.& T. – è la possibilità di poter contare su un bacino demografico in crescita: tale è, infatti, quello della popolazione di Modica, che cresce in modo costante, indice di vitalità demografica, in linea con l’andamento positivo del dato provinciale". Si è attestati sui 53.380, con il 51,78 per cento donne e il 48,22 uomini, e c’è già un trend che porta verso quota 54.000, mantenendosi quindi terza città della provincia dopo il comune capoluogo e quello di Vittoria. "I movimenti anagrafici registrati – è detto ancora in una relazione – precisano come la crescita della popolazione sia determinata da un apporto determinante del saldo naturale (+ 103 unità), grazie ad un’ancora consistente natalità (576 nati nell’anno precedente), sostenuto dal saldo migratorio (+ 207 unità). Il saldo migratorio è caratterizzato da una relativa mobilità in ingresso dall’estero (193 su 749 iscritti totali) e una scarsa mobilità in uscita per l’estero (44 su 542 cancellati), mentre è interessante la mobilità in entrata e in uscita rispetto ad altri comuni italiani, che, presumibilmente, sono comuni viciniori o appartenenti alla stessa provincia". Ma quali sono le cause dell’ingresso, che, come detto, il dato riguarda 5421 unità? "Possono essere imputabili – è fatto rilevare – alla capacità attrattiva che Modica ha per un’offerta di servizi urbani e beni di rango superiore. Le cause dell’uscita, invece, possono essere attribuite a fenomeni diversi: nel caso peggiore si tratta di una emigrazione forzata alla ricerca di occupazione in altri comuni italiani, lontani dall’isola, oppure una maggiore attrazione esercitata da territori vicini più appetibili per occupazione o accessibilità a servizi di rango superiore (ad esempio capoluoghi di provincia siciliani) o sulla spinta di una riscoperta di valori ambientali, culturali e paesaggistici come componenti irrinunciabili della qualità della vita in comuni più piccoli". L’andamento demografico positivo è dovuto però al fenomeno dell’immigrazione. C’è una diminuzione della popolazione giovanile a testimonianza del calo delle nascite a partire dalla metà degli anni Settanta. "Una fragilità -è detto valutando questi dati- che perdurerà nei prossimi anni, considerando che è rimasta stabile la consistenza della popolazione in età infantile e adolescenziale, a meno di forti iniezioni d’immigrazione dall’esterno".

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