Modica: La Multiservizi ha avuto accreditata l’ultima trimestralità del 2007

Al lavoro a Palazzo San Domenico per evitare le proteste dei lavoratori della Modica Multiservizi, dei lavoratori alle dipendenze della ditta Busso, appaltatrice del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e dei dipendenti comunali. Venerdi scorso è stata accreditata, da parte dello Stato, l’ultima trimestralità dello scorso anno per quattro milioni di euro. Entro le prossime quarantotto ore, dunque, dovrebbe essere liquidata la mensilità di gennaio ai dipendenti della Multiservizi, i quali, tramite le organizzazioni sindacali di categoria, hanno annunciato un sit in davanti alla sede municipale, per questo pomeriggio, ed una giornata di sciopero per martedi prossimo. Nessuna revoca dell’azione di protesta, fino a quando non saranno saldate le due mensilità arretrate. Venerdi scorso i rappresentanti dei lavoratori della ditta Busso sono stati ricevuti a palazzo di città dal vice sindaco, Giovanni Frasca, per comunicare che – a giorni – dovrebbe essere liquidato lo stipendio di gennaio, mentre sabato è in scadenza quello di febbraio. Non è escluso che, gli operatori ecologici possano decidere di rafforzare la vertenza già aperta da diversi mesi con il comune. I dipendenti comunali, infine, già dalle prossime ore potrebbero proclamare ulteriori azioni di protesta in quanto, l’amministrazione comunale, aveva promesso di liquidare lo stipendio di febbraio entro lo scorso tre marzo. Promessa non mantenuta tant’è che, ieri mattina, si è riunita la delegazione trattante per analizzare la grave situazione venutasi a determinare al comune e decidere le iniziative di lotta da attuare, non solo per il puntuale pagamento degli stipendi, ma per una serie di oneri accessori che i dipendenti devono ricevere da oltre un anno. Le cooperative che effettuano servizi nel settore sociale per conto del comune, hanno serie difficoltà per remunerare i propri dipendenti a causa di debiti pregressi che il comune ha accumulato. I dipendenti di alcune cooperative, infatti, hanno già proclamato lo stato di agitazione e non si esclude l’astensione dal lavoro nei prossimi giorni.

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