AGRICOLTURA. LA CIA LASCIA IL POSTO ALL’UNSIC. MUTAMENTO A MODICA

 Esce di scena la Cia per far posto all’Unsic. Questo il “mutamento” avvenuto a Modica nell’ambiente dell’agricoltura e delle imprese agricole. Gli oltre cinquecento soci della Confederazione Italiana Agricoltura hanno infatti deciso di lasciare la sigla per aderire alla neonata Unione Nazionale Sindacale Imprenditori Coltivatori, che vanta già una sede cittadina a Pozzallo, Santa Croce e Comiso. “Dal 1 gennaio – spiega Ignazio Abbate, vertice cittadino dell’Unsic – siamo tutti passati nella nuova sigla che rappresenta un sindacato autonomo, apolitico e che non vede livelli intermedi. Siamo pienamente autonomi. Un federalismo locale che rappresenta per tutti noi una vera e propria boccata d’ossigeno. Si tratta infatti – continua Abbate – di un unione che mette al bando la burocrazia ed i vari livelli sindacali, il chè significa maggiore velocità nell’espletamento delle pratiche, ma anche migliore qualità nei servizi offerti all’imprenditorie agricolo”. La sede dell’Unsic di Modica è rimasta in via Grana, così come il responsabile dei servizi è rimasto Giorgio Antoci. “L’Unsic permette inoltre – prosegue ancora Ignazio Abbate – di intraprendere battaglie per rivendicazioni mirate al locale. Se prima infatti ci trovavamo a rivendicare diritti utili ad un sistema agricolo diverso dal nostro quale quello emiliano o lombardo, adesso possiamo chiedere ciò di cui davvero abbiamo bisogno. Il nostro infatti è un sistema unico, composto da microaziende e con una miriade di biodiversità. Ciò comporta delle esigenze diverse dal resto del territorio nazionale. Un impegno dunque – conclude ancora Abbate – che parte dal basso e che può arrivare diretto, senza intermediari o figure intermedie. Il nostro obiettivo è adesso quello di far nascere sedi cittadine nelle altre realtà della provincia di Ragusa”.

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