TRUFFA IN DANNO DEL COMUNE DI POZZALLO. CONDANNATE 4 DIPENDENTI

L’ipotizzata truffa in danno del Comune di Pozzallo, trova conferma, secondo la sentenza emessa ieri dal giudice monocratico del Tribunale di Pozzallo. Il magistrato ha condannato le quattro imputate a sei mesi di reclusione e 200 euro di multa ciascuno, pena sospesa. Era il procedimento penale nel quale le imputate, Antonella Terranova, 35 anni, difesa dall’avvocato Giuseppe Solarino, un’operatrice di una società che, all’epoca dei fatti, aveva in appalto il servizio di pulizia dei locali municipali, Rita Sigona, 58 anni, e Rita Cannata, 48 anni, tutte difese dall’avvocato Natale Di Stefano del Foro di Siracusa, Enza Susino, 48 anni, rispondevano di un’accusa pesante proprio per il ruolo che ricoprono. Secondo l’accusa, la Terranova si sarebbe prestata per la timbratura della scheda d’ingresso in servizio delle tre dipendenti comunali senza che queste fossero arrivate nel loro ufficio presso l’assessorato ai Servizi Sociali. I fatti risalgono al 2003. Quel pomeriggio una dipendente si sarebbe recata in ufficio ma avendo dimenticato la chiave non potè accedere nell’edificio. Bussò ma nessuno aprì. Da una finestra, però, avrebbe notato la Terranova, mentre provvedeva alla timbratura delle schede delle tre colleghe. Successivamente sarebbe arrivata un’altra collega che consentì alla dipendente di entrare. Proprio colei che consentì l’ingresso nella struttura comunale aveva confermato di avere notato la presenza nell’edificio della teste di riferimento, quando arrivò sul posto di lavoro, e che la porta dello stabile era, comunque, chiusa "tant’è – aveva spiegato che sono entrata aprendo con la chiave in mio possesso. Ho visto anche che la Terranova stava provvedendo a fare le pulizie". Il pubblico ministero, Diana Iemmolo, aveva invocato per le quattro imputate la condanna ad un anno di reclusione e 500 euro di multa ciascuno.

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