L’onorevole Ammatuna interviene per facilitare l’avvio di attività economiche nelle zone SIC e ZPS.

L’On. Roberto Ammatuna ha inviato una nota all’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente, invitandola a ripristinare lo spirito della legge 13/2007 che attribuisce ai Comuni le determinazioni sulle valutazioni di incidenza per l’esercizio di attività economiche in siti SIC e ZPS. Su questo argomento l’Assessore Interlandi ha assunto comportamenti ambigui, ma questi non possono spingersi fino ad espropriare i contenuti di una legge. L’argomento, tra l’altro, tocca in maniera diretta la provincia di Ragusa perché nell’area dell’agglomerato industriale Modica/Pozzallo ricade uno dei siti di importanza comunitaria. In seguito all’intervento dell’Assessore del Territorio e dell’Ambiente tutte le pratiche, sia quelle in itinere che le nuove richieste, dovranno essere inviate a Palermo con un aggravio burocratico elevato. Di seguito il testo integrale della nota: “La legge regionale 8.5.2007 n. 13 relativa alle “Disposizioni in favore dell’esercizio di attività economiche in siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale”, per la cui approvazione mi sono battuto con forza prima in IV Commissione e poi in Aula, recita all’art. 1 comma 1 che “Le determinazioni sulle valutazioni di incidenza…sono attribuite ai Comuni nel cui territorio insistono i siti SIC e ZPS. Le valutazioni di incidenza che interessino siti SIC e ZPS ricadenti all’interno dei parchi naturali sono di competenza dell’Ente parco”. Lo spirito della legge, come si evince chiaramente, è quello di applicare il principio di sussidiarietà verticale, facendo interloquire i cittadini con l’istituzione pubblica più vicina a loro e rendendo così più celeri gli adempimenti necessari per l’avvio di attività economiche in siti SIC e ZPS. Successivamente sono stati emanati dall’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente ben tre decreti – stranamente molto simili tra loro – due dei quali, quelli del 22 ottobre 2007, recitano entrambi all’art. 14 che “qualora un piano/progetto/intervento interessi pSIC, SIC, ZSC, ZPS non ricadenti neppure parzialmente in un’area naturale protetta, il parere è reso dall’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente…”. In questo modo si torna indietro rispetto allo spirito della legge, si cerca di svuotarne il significato peccando sia sotto il profilo della legittimità, in quanto un decreto assessoriale non può stravolgere il contenuto di una norma, che dell’opportunità poiché si avvia un rimpallo di competenze che non può non generare confusione ed ulteriori lungaggini burocratiche. Auspico, dunque, un suo urgente intervento affinché venga ripristinato lo status ante, per riuscire a dare risposte certe e celeri a quanti hanno già in itinere progetti di intrapresa in aree ricadenti nelle zone SIC e ZPS ed a coloro che vogliono avviarvi nuove attività economiche”

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