MODICA. Un bagno di folla ha caratterizzato l’apertura della campagna elettorale dell’on. Riccardo Minardo.

E’ stato il “Riccardo Minardo Show”. Show inteso come “dimostrazione”, ma anche come “spettacolo”. Non la classica convention d’apertura, fatta solo di programmi e progetti, ma un vero e proprio “bagno rigenerante di affetto”, fatto di abbracci e vigorose strette di mano. Questa è stata la “prima” del Riccardo Minardo autonomista, andata in scena mercoledì sera a Villa Real. Accanto a Riccardo Minardo tutto lo stato maggiore dell’MpA ibleo, dal vice coordinatore provinciale Giovanni Cappuzzello ai consiglieri provinciali Silvio Galizia e Rosario Burgio, tutto l’Mpa di Modica, ad eccezione di Nino Gerratana, ma anche gli “autonomisti” di Ispica, Scicli ed il capogruppo dell’Mpa di Vittoria, Salvatore Artini. “Siamo qui per Riccardo – dice in apertura il presidente del consiglio comunale, Enzo Scarso -. E se siamo in tanti è perché siamo in tanti a volergli bene”. Si passa agli interventi, tra cui, veemente, quello del capogruppo consiliare a viale del Fante, Silvio Galizia che dice: “Che gran serata quella di stasera, siamo in tanti e tutti con te. Io darò il massimo affinchè Riccardo sia il più votato e perché sia Assessore regionale a rappresentanza di questa provincia”. Minardo lo abbraccia scattando in piedi dalla sedia. Il tutto tra gli applausi che continuano sino a quando l’ex Senatore inizia a parlare dal podio. Va a braccio, non ha discorsi scritti. “Questo microfono non mi piace – dice dopo poche battute -. Si sente male e a me piace parlare chiaro”. Doppio senso, risate e applausi. Parte dai temi nazionali, dal recupero dell’identità siciliana e dal sapore di “libertà”. Parla di infrastrutture e rete intermodali di trasporti; di risorse da sfruttare appieno quali il turismo ed i beni culturali, ma anche di agricoltura con la riduzione dei costi del gasolio agricolo. Tocca il tema della sicurezza, legalità, dell’occupazione per i giovani e della “fiscalità di vantaggio”, ma anche delle imprese la cui tassazione deve ricadere in Sicilia. “Abbiamo uno strumento fondamentale – dice -, lo Statuto Regionale. Facciamo fruttare al meglio. Finalmente oggi non c’è chi vuole solo un posto o un ruolo; c’è un progetto e questo progetto rappresenta la speranza e la speranza si chiama Raffaele Lombardo” Poi si rivolge a ciascuno dei presenti. “Stasera ho scoperto che sono entrato nel vostro cuore, e ne sono veramente orgoglioso e grato”. “E’ questo il tuo gruppo Riccardo – interviene il commissario cittadino, Paolo Garofalo -. Non i cinque consiglieri, ma i tanti di stasera”.

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