TENTATO OMICIDIO AD ISPICA. IL TRIBUNALE DI MODICA AFFIDA UNA CONSULENZA TECNICA

Il Collegio Penale del Tribunale di Modica ha conferito l’incarico al consulente tecnico d’ufficio, Vincenzo Cilia, per avere chiarezza sulla vicenda che, originariamente, vide coinvolti tre romeni e che, poi, si concentrò sull’unico per il quale fu confermata, dopo l’arresto, la misura cautelare, Rica Neacsu, 51 anni, che risponde dei reati di tentato omicidio aggravato, furto e violenza privata. L’uomo, difeso dall’avvocato Guglielmo Rustico Cataldi, fu arrestato agli inizi del mese di novembre del 2007 dai carabinieri per via della rissa in piena notte avvenuta in un appartamento. Quando fu interrogato dal Gip, Michele Palazzolo, ammise i fatti, sostenendo però di trovarsi in stato di ebbrezza. Non passarono per le vie del Gip gli altri due arrestati, Marian Coman, 22 anni, e George Costea, 20 anni, anche loro come Neacsu braccianti agricoli, perché il pubblico ministero, Domenico Platania, aveva ritenuto assumere preventivamente la decisione di rimetterli in libertà, ritenendoli solo parti lese, ovvero soggetti che si erano difesi per sottrarsi dalla violenza inaudita con la quale il connazionale li aveva affrontati. I fatti intorno all’una e mezza di notte. Le ferite riportate furono medicate all’Ospedale Maggiore. Rica Neacsu, poco prima si era introdotto nell’appartamento dove vivevano i due connazionali dopo avere colpito con calci e pugni la porta d’ingresso. Con la lama di un coltello da cucina aveva più volte colpito i suoi connazionali e li aveva messi in fuga. Allontanatosi, era poco dopo tornato impugnando una grossa ascia. Nel frattempo uno dei giovani era riuscito a fuggire e a nascondersi in un appartamento vicino, mentre l’altro si era rifugiato in bagno. Il cinquantunenne aveva preso a distruggere tutto. Il giovane che si trovava nel bagno aveva trovato la fuga attraverso una finestrella e si era recato presso la guardia medica da dove, in ambulanza, era stato trasferito all’Ospedale Maggiore di Modica. Il Ctu dovrà depositare le sue conclusioni nell’udienza fissata al prossimo 30 aprile.

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