CORTE D’ASSISE. L’OMICIDIO FIRRINGIELI A MARINA DI MODICA. I CONSULENTI: “Ha avuto inferto un colpo violento a mani nude che lo ha paralizzato

Un colpo violento inferto a mani nude ha causato la paralisi da shock spinale che determinò la morte per annegamento di Davide Firrincieli, il giovane ragusano di 28 anni, trovato cadavere nel laghetto di Marina di Modica il 20 dicembre del 2004. Lo hanno confermato i consulenti tecnici nominati dalla Corte d’Assise di Siracusa, dove è in corso il processo per omicidio volontario a carico di Dino Scarnato, 42 anni, originario di Noto ma residente a Modica. Non ci una causa accidentale. E’ stato escluso, dunque, dal medico legale di Siracusa e dall’ortopedico di Catania che la vittima abbia potuto inciampare in qualcosa perché, altrimenti, sarebbero emersi segni ben visibili sul corpo. Venerdì prossimo sarà conferito incarico ad un funzionario della polizia postale di Catania che dovrà trascrivere il contenuto di nove telefonate che l’imputato effettuò tra le 5 e le 5,50 del mattino, poche ore dopo la scomparsa del giovane. Il corpo senza vita del Firrincieli fu ritrovato bocconi all’interno del pantano. Il medico legale, Giuseppe Ragazzi, aveva, dal canto suo, sostenuto che la vittima aveva subito un violento strattone perché la controparte lo aveva bloccato con un braccio alla base del mento, una posizione che gli avrebbe procurato la lesione alla colonna vertebrale paralizzandolo dal collo in giù e che gli impedì anche il minimo movimento che avrebbe potuto salvargli la vita. Scarnato, che faceva il body-guard presso la discoteca Itaparica, è patrocinato dall’avvocato Giovanni Raudino del Foro di Siracusa. Secondo l’accusa, avrebbe colpito, dopo averlo inseguito, il giovane ragusano, reo di avere espletato i propri bisogni fisiologici a ridosso della struttura. La famiglia Firrincieli è costituita in giudizio attraverso l’avvocato Gianluca Gulino del Foro di Ragusa. L’imputato fu arrestato dalla polizia sette giorni dopo il ritrovamento del cadavere e successivamente scarcerato.