Sarà un giugno “rovente”, che giungerà dopo un maggio di campagna elettorale che seguirà ad un aprile che, dai primi giorni, non si preannuncia per nulla “pacato”. E’ la politica a dettare le stagioni ed il clima nella città della Contea. La scelta della Giunta regionale di svolgere le elezioni amministrative il 15 e 16 giugno, con l’eventuale ballottaggio la domenica di San Pietro e lunedì 30, ha portato gli “esperti” a prevede un clima infuocato nel sesto mese dell’anno all’ombra del Castello dei Conti. E se il “buongiorno” si vede dal mattino, c’è subito da cercare refrigerio. Basti pensare alla polemica ed agli strali, con tanto di botta e risposta, tra Pdl ed Udc, che stanno contraddistinguendo questi primissimi giorni di aprile. Ad entrare nel merito, perché tirato in ballo dalle dichiarazioni infuocate di Peppe Drago di martedì mattina, è anche il Movimento per l’Autonomia. “L’Udc vuol mettere i suoi abiti addosso agli altri – risponde per le rime Riccardo Minardo -. Ci sentiamo accusati di aver pensato a poltrone o a beghe interne anziché al bene comune ed agli interessi della città, quando non mi sembra che l’ex sindaco si sia distinto per aver privilegiato gli interessi collettivi a quelli personali quando ha scelto di lasciare palazzo San Domenico”. E’ dura la replica di Riccardo Minardo e dell’Mpa che rincara la dose sempre a carico dell’ex primo cittadino. “Tra l’altro chi ha lasciato la carica di Sindaco, portando Modica alle amministrative dopo otto mesi – continua l’esponente autonomista – ha lasciato ai cittadini un gran bel regalo di Pasqua: le cartelle della Tarsu, l’aumento dell’Ici oltre ai canoni di concessione”. Passando a parlare di politica, Minardo ribadisce la volontà, da parte del Movimento che fa capo a Raffaele Lombardo, di scendere in campo con un proprio uomo. “Non siamo noi a stabilire se candidare o meno uno di noi – prosegue ancora il deputato nazionale -. Saranno gli elettori con quel successo che sentiamo di andare a cogliere e che, siamo certi, uscirà dalle urne del 13 e 14 aprile. Da questo responso non potremo esimerci e dovremo necessariamente scendere in campo e schierarci in primo piano”. Dichiarazioni al “vetriolo” dunque che non mancheranno di suscitare ancora reazioni, ma che soprattutto, ci proiettano in una campagna elettorale che non sarà certamente ricordata per i “bassi profili”. Se, come ha detto Peppe Drago, la Casa delle Libertà a Modica è morta, le polemiche sono rimaste in vita
POLITICA A MODICA. ESTATE ROVENTE
- Aprile 2, 2008
- 9:52 pm
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa