Spari di fucile contro l’abitazione di un avvocato di Vittoria. Arrestati dalla Polizia, 2 vittoriesi

Nell’ambito dei servizi di prevenzione e controllo del territorio svolti su precise disposizioni del Questore di Ragusa, Giuseppe Oddo, con particolare riferimento al comprensorio vittoriese,  nel pomeriggio di sabato, personale della polizia di Vittoria e della Squadra Mobile di Ragusa ha tratto in arresto  Angelo Collodoro, comisano di 22 anni, residente a Vittoria, e Silvio Terranova, vittoriese di 19 anni, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di detenzione e porto abusivo di arma alterata e canna clandestina, ricettazione, danneggiamento, ed esplosioni pericolose. Gli agenti intervenivano a Vittoria in Via Castelfidardo in quanto erano stati segnalati colpi d’arma da fuoco esplosi in direzione di alcune vetrate. Giunto sul posto, il personale constatava che il vetro della finestra del bagno dell’abitazione di un avvocato vittoriese presentava un foro di arma da fuoco. Dalla finestra, gli operatori notavano, a circa 30 metri di distanza, due giovani posti su un terrazzo, uno dei quali, successivamente riconosciuto per il Terranova, imbracciava un fucile. Gli agentisi dirigevano verso il terrazzo, ma i due individui, alla loro vista, si davano a precipitosa fuga per i tetti delle case attigue, disfacendosi dell’arma in loro possesso. Grazie ad un’accurata ispezione dei luoghi, gli operatori rinvenivano una carabina ad aria compressa di libera vendita nonché un fucile marca Bernardelli avente matricola parzialmente abrasa, risultato rubato a Chiaramonte Gulfi il 21 novembre 2007, perfettamente funzionante. Il tutto veniva all’uopo sequestrato. Pertanto, anche alla luce della gravità dell’accaduto, gli operatori si ponevano alla ricerca dei due individui che venivano rintracciati dopo pochi minuti e condotti presso il locale Ufficio di P.S. dove, dopo essere stato messi di fronte alle loro responsabilità, venivano dichiarati in arresto. Sul luogo è stato inviato personale della Polizia Scientifica che rinveniva, all’interno dell’abitazione dell’avvocato, un proiettile esploso dalla carabina ad aria compressa. I rilievi permettevano, altresì, di rilevare che nella zona, i muri delle abitazioni sono stati attinti da numerosi colpi d’arma da sparo, con ciò facendo fondatamente ritenere che quel pericolosissimo “tiro a segno” fosse una sorta di “svago abituale” da parte dei due arrestati.  Angelo Collodoro e Silvio Terranova, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso il carcere di Ragusa a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Ragusa  Monica Monego.

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