ASSOCIAZIONE RAGUSANE CONVOCATE DAL PREFETTO MONTELEONE PER LA VICENDA DELLE AFFISSIONI SELVAGGE

Il Prefetto di Ragusa, Monteleone, ha convocato 19 associazioni che avevano sollecitato l’intervento del rappresentante del Governo in provincia per la vicende riguardante le affissioni elettorali. L’incontro è fissato per oggi alle 12 a Ragusa. Sono stati convocati Movimento Una Nuova Prospettiva Modica, Movimento Città Ragusa, Movimento Grilli Ragusani Ragusa, Collettivo Ombre Rosse Scicli, Legambiente Ragusa, Legambiente Vittoria, Fare Verde Ragusa, Il Clandestino Modica, Movimento Studentesco Modica, Giornale La Goccia Scicli, Verde Vigna Comiso, Associazione "La Voce Libera" Pozzallo, Coordinamento Culturale "Rino Giuffrida" Pozzallo, Bottega Solidale, Libera Associazioni, Nomi E Numeri Contro Le Mafie, Arcigay, Arciclandestino, La Voce Ribelle, Circolo Don Puglisi-Impastato Modica. "Si è rilevato il non rispetto, se non casuale, da parte di tutti i candidati dell’allocazione – dicono i rappresentati di Una Nuova Prospettiva – dei manifesti negli spazi di pertinenza, e comunque la presenza massiccia di manifesti in spazi non previsti per la campagna elettorale, financo coprenti manifesti funebri e le liste ufficiali dei candidati, per una superficie totale stimabile da 5 a 10 volte superiore a quella stabilita dagli uffici elettorali. C’è un monopolio delle affissioni da parte di squadre di attacchini a pagamento, diverse per ogni città, che non permettono a nessuno, tramite minacce fisiche, di attaccare manifesti da nessuna parte, neanche nei propri spazi di pertinenza, ma pretendono che tutti si rivolgano alle loro organizzazioni". I movimenti denunciato poi che per avere visibilità, i candidati "devono sottomettersi a queste squadre di attacchini a pagamento, per un giro d’affari complessivo stimabile in 900.000 euro, mentre, per tutti i candidati che non accettano tale sistema, si rileva la quasi sostanziale impossibilità di avere visibilità". " I reati constatabili sui muri della nostra provincia – aggiungolo le 19 associazioni – se efficacemente perseguiti, darebbero luogo ad un incasso da parte dello stato di un’importo che stimiamo essere da 6 a 60 milioni di euro. Rileviamo che non risulta, però, che le denunce e le multe comminate per identici abusi verificatesi negli scorsi eventi elettorali abbiano avuto alcun seguito. A questo punto, ravvisata, anche, l’inefficacia degli interventi finora riscontrati da parte di sindaci, forze dell’ordine e magistratura, se non per la parziale ed effimera copertura di manifesti abusivi da parte dei comuni, con ulteriore spreco di risorse pubbliche, abbiamo chiesto un incontro con il Prefetto per avere dei chiarimenti". Tre i punti essenziali su cui verterà la riunione con il Vice Prefetto Sommatino: stato di avanzamento dei procedimenti seguiti alle denunce per analoghi reati degli anni scorsi, ed in particolare visibilità e trasparenza sui nominativi dei candidati perseguiti, sugli importi in attesa di essere incassati, sulle motivazioni di accoglimento degli eventuali ricorsi; quali provvedimenti vengono presi per vigilare sul corretto svolgimento della campagna elettorale, ed in particolare che iniziative sono state prese per prevenire il suddetto fenomeno del monopolio degli attacchini a pagamento e delle violenze e minacce conseguenti; che provvedimenti vengono adottati nell’immediato per permettere a chi lo dovesse richiedere, di essere scortato dalle forze dell’ordine durante le operazioni di affissione dei manifesti negli spazi regolamentari, e/o di avere la garanzia di un pronto intervento da parte di esse, in caso di constatazione della presenza di squadre di attacchini intenti ad affiggere manifesti fuori dagli spazi consentiti .

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa