Ieri mattina, alle ore 12, rappresentanti delle associazioni sottoriportate sono state ricevute dal Vice Prefetto Sammartino, per discutere della illecita affissione dei manifesti elettorali. Durante l’incontro è stata esposta al rappresentante del Governo la preoccupazione sempre più crescente nella collettività per un fenomeno che è deprecabile sotto il profilo etico perchè manifesta il senso di dispregio della legalità proprio in chi si candida a rappresentare la gente, preoccupante perchè evidenzia un caso di illiceità che con ogni evidenza non si può o non si vuole arginare e, infine, allarmante perchè rende esplicita una sempre più diffusa colleganza tra varie componenti della classe politica e coloro i quali si rendono disponibile ad agire illegalmente. Sono stati inoltre esplicitati numerosi casi di intolleranza, di minacce e di intimidazioni che, laddove fossero riscontrati, con ogni evidenza comportano anche un grave problema per l’ordine pubblico. Il Vice Prefetto ha illustrarto ai partecipanti le varie iniziative che la Prefettura ha già assunto per sollecitare i Sindaci e le forze dell’ordine ad un maggiore controllo sul territorio utili a reprimere il fenomeno ed ha anche illustrato la difficoltà incontrate dalla Prefettura per comminare le sanzioni di legge su base di accertamenti che troppo spesso risultano non supportati da idonei riscontri probatori. Le associazioni tutte ringraziano il Vice Prefetto per la disponibilità dimostrata e auspicano che le sollecitazioni e gli impulsi provenienti dalla Prefettura siano utili a reprimere il grave fenomeno. Tuttavia come evidenziato durante l’incontro, ricordano che, in virtù delle modifiche normative apportate dall’ultima finanziaria, è stata ripristinata la responsabilità solidale del committente i manifesti elettorali abusivi, salva la possibilità per quest’ultimo di provare la propria estraneità. In altre parole deve essere il committente a dimostrare l’estraneità al reato con prove ben precise (testimoninìanze), e non gli organi inquirenti che devono provare il coinvolgimento. La mancata applicazione delle sanzioni previste dalla legge anche a carico del committente, a prescindere dalla motivazione, finisce pertanto per radicare un senso di impunità nei candidati che, di certo, non contribuisce a eliminare il deprecablissimo fenomeno.
Incontro in Prefettura a Ragusa per affissioni abusive in provincia
- Aprile 10, 2008
- 2:45 pm
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