“Il termine ultimo è il 30 aprile. Poi 30 milioni di euro d’investimento sul territorio per la costruzione di 56 appartamenti ed 80 villette, saranno dirottati altrove”. Se non è un ultimatum poco ci manca. “Ma a questo ci hanno portato. E’ da giugno dello scorso anno che chiediamo l’approvazione di due piani di edilizia convenzionata agevolata al comune di Modica!”. A parlare è Giuseppe Belluardo, legale della ditta Sitac, con sede legale a Catania e con amministratore unico Luigi Cassarisi di Avola. “Si tratta di due piani di edilizia convenzionata agevolata, che hanno ricevuto un finanziamento dalla Regione – spiega l’avvocato Belluardo -. Il primo riguarda la zona di Treppiedi Sud, nei pressi della chiesa della Madonna delle Lacrime, dove su un terreno di 15mila metriquadrati, verrebbero a realizzarsi il complesso abitativo “Nuova Contea” con due palazzine di sette piani, per un complessivo di 56 appartamenti. In quest’area, 5mila metriquadrati saranno destinati a verde, 5mila alle costruzioni ed altrettanti al Comune. L’altro insediamento abitativo – continua Belluardo – riguarda contrada Michelica, nei pressi di “villa Grazia”. In questo caso è di 54mila metriquadrati l’estensione del terreno, in 18mila dei quali verrebbero costruite 80 villette in abbinato, lasciando altri 18mila metriquadrati di verde ed altrettanti per servizi”. I piani però si sarebbero fermati a palazzo San Domenico. “Relativamente al progetto delle villette “Tommaso Campailla” – spiega ancora il legale della Sitac – ci obiettarono l’allocazione in zona artigianale, l’incapienza della rete fognaria, i problemi per l’immissione del flusso viario sulla 115 e le vie di fuga. A ciascuno di questi problemi abbiamo presentato soluzioni: il terreno in questione non ricade in zona artigianale, sarà costruita, a spese della ditta, una nuova vasca per i liquami, sarà realizzata, sempre a carico della ditta, non solo una rotatoria sulla ss115 per l’immissione del flusso, ma anche una via di fuga anche questa con rotatoria. La realtà – dice Belluardo – è che pare ci sia una precisa volontà dell’imprenditoria edile locale a “stoppare” eventuali arrivi di ditte non modicane. Questo non è giusto e soprattutto non è corretto, in quanto, su preciso impegno dell’amministratore della Sitac, saranno utilizzate maestranze, operai, tecnici e materiale tutto locale. Inoltre la città beneficerebbe di un investimento notevole sul territorio. Adesso però questo è a rischio se non si velocizzerà l’iter”. Da palazzo San Domenico, il presidente del consiglio comunale, Enzo Scarso, organismo deputato ad approvare o meno i piani d’edilizia, parla di “tempi tecnici”. “Le commissioni consiliari, la commissione urbanistica e gli uffici – dice Scarso – hanno lavorato regolarmente, senza intoppi e con la massima attenzione per due piani d’edilizia importanti per la città e che per questo non possono che essere scrutati con la giusta attenzione”.
Modica: 30 aprile ultimatum e poi investimenti per costruzione di villette ed appartamenti
- Aprile 15, 2008
- 3:28 pm
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