MODICA, L’UDC CEDE IL PASSO AI BERLUSCONIANI

Il Pdl si conferma primo partito a Modica con 10.324 al Senato e 11.264 voti alla Camera. Evidente lo scarto imposto all’Udc che nonostante abbia un parlamentare uscente e rieletto,Peppe Drago, ha ottenuto alla Camera 6.549 voti ed al senato 5.290. Il partito dello scudocrociato a Modica ha governato negli ultimi sei anni insieme ai partiti che hanno formato la Casa delle Libertà. Il sindaco, è stato scelto dall’Udc, ma l’Udc in percentuale, ha perso due punti e, Modica, adesso non è più la roccaforte scudocrociata. L’on. Drago, infatti, nel 2006, aveva ottenuto 8.216 preferenze. Drago, comunque, nel Collegio Sicilia 2, è il quarto in lista dopo Casini, Buttiglione e Naro. Quest’ultimo probabilmente opterà per la Calabria ed anche i primi due sceglieranno altro. Per quanto riguarda il Pdl, Modica non perde nulla: ci saranno le sostituzioni naturali con il "nipote" che sostituirà lo "zio", e stiamo parlando della famiglia Minardo ed in particolare del giovane Nino che in città si è assestato sui 4 mila voti per il Pdl mentre lo zio Riccardo, ex deputato alla Camera andrà all’Ars con il Mpa. Già nella tarda serata di ieri il segretario cittadino dell’Udc, Gino Veneziano, pare abbia comunicato ai maggiorenti del partito la volontà di rassegnare le dimissioni. Si respirava aria di sconfitta ancora prima dell’ufficializzazione dei risultati, soprattutto per la corsa all’Ars. Corso Umberto, dove Torchi da sei anni a questa parte aveva concentrato il proprio quartier generale, l’aria era tesissima. Gli elettori non avrebbero gradito gli ultimi provvedimenti assunti dall’amministrazione: l’introduzione dell’addizionale Irpef, l’aumento della tassa sui rifiuti solidi urbani. Non hanno giovato all’ex sindaco i malumori dei dipendenti comunali, degli operatori ecologici e della Multiservizi per il mancato pagamento degli stipendi.