I politici del si al ponte sullo stretto dimenticano spesso, guarda caso, che i soldi per costruire il fantomatico ponte sullo stretto non arrivano dalla Sicilia ma quasi del tutto dall’Unione Europea, e dunque dalle tasse di tutti i cittadini dell’Unione. Ed allora, vista e considerata l‘opera, che certamente non porterà alcun vantaggio alla Sicilia e neppure alla Calabria (ma anzi solo danni economici in quanto non ci saranno più soldi per fare le vere e utili infrastrutture per tali regioni visto il costo esorbitante del ponte oltre sei miliardi di euro che potrebbero arrivare anche a dieci), se proprio tali politici, che peraltro hanno da sempre in mano la Sicilia ed oggi anche la Nazione, vogliono il ponte per risarcire i siciliani dei loro voti, facciano decidere i cittadini dell’Unione Europea con un referendum che deve necessariamente travalicare i confini della Sicilia e della nazione italiana. E’ inconcepibile che ancora oggi un Presidente della Regione si occupi del Ponte sullo Stretto quanto la Sicilia è da sempre ultima a livello nazionale ed europeo su ogni fronte economico, sociale e culturale, e tutto a vantaggio delle organizzazioni criminali e della inqualificabile e interessata gestione della cosa pubblica. Un Ponte che se realizzato metterebbe definitivamente una pietra tombale sulla Sicilia e sul suo segnato destino.
PONTE SULLO STRETTO? DECIDA REFERENDUM CITTADINI UNIONE EUROPEA! LA SICILIA ULTIMA IN ITALIA E UNIONE EUROPEA E SI PENSA ANCORA AL PONTE SULLO STRETTO CHE RISCHIA DI METTERE UNA PIETRA TOMBALE SULLA SICILIA
- Aprile 17, 2008
- 6:13 pm
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa