MODICA. DOMANI E’ IL “PDL-DAY”. MINARDO ANNUNCERA’ IL NOME DEL CANDIDATO SINDACO

E’ domani il “Pdl-day”. Il giorno, cioè, in cui il Popolo delle Libertà si esprimerà sul nome da candidare alla carica di primo cittadino di Modica. Per domani sera, alle 19, è infatti convocata (dopo il rinvio di ieri sera per la concomitante seduta di consiglio comunale) l’assise cittadina del Pdl. Sul tavolo una rosa di nomi, ma i papabili sembrano essere due: Mommo Carpentieri e Giovanni Scucces, con il secondo nettamente in vantaggio. Nel giorno di San Giorgio Martire, l’ex assessore ai Lavori Pubblici, 45 anni già compiuti, geometra e con una buona esperienza amministrativa, potrebbe ricevere “l’investitura” dal partito quale candidato del Pdl. “Sarà il partito, dal confronto e dalle valutazioni che emergeranno nel corso dell’incontro di domani  ad indicare la personalità chiamata a ricoprire la carica di Sindaco – dice il neo deputato nazionale Nino Minardo -. Non ci fermiamo però solo sul nome. Da parte nostra infatti proporremo agli alleati non soltanto l’uomo ma anche il progetto politico e le proposte. Su queste stiamo lavorando per offrire alla città un quadro chiaro dei nostri obiettivi amministrativi, con soluzione a breve, medio e lungo termine”. Onorevole Minardo, mentre il Pdl rivendica la candidatura a Sindaco di Modica, l’MpA frena e parla di equilibri provinciali da rispettare. Andrete ad un accordo? “Dialogheremo con tutti – risponde Nino Minardo -, ma sulla candidatura a sindaco di Modica non ci sono dubbi. Da parte nostra esprimeremo l’uomo ed il programma”. Gli “equilibri provinciali” invocati dall’Mpa riguardano le altre designazioni a Sindaco, da Scicli a Comiso ad Acate. Su Modica, a dire di Nino Minardo, la partita è però chiusa. Intanto, sul fronte delle alleanze, è sempre più probabile la ricomposizione del “modello Lombardo” anche a Modica. L’Udc che in campagna elettorale aveva ribadito la volontà di proseguire in maniera diretta nella guida della città con un proprio uomo a succedere a Piero Torchi, potrebbe – così come su scala regionale – allearsi con Pdl ed Mpa puntando su un nome unico che, stando così le cose, sarà in quota al partito berlusconiano. Peppe Drago, dal canto suo, nel corso del direttivo cittadino dell’Udc di lunedì sera, è stato assai chiaro, non chiudendo all’ipotesi del “correre da soli”, ma nemmeno escludendo la possibilità della “riesumazione” della Casa delle Libertà.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa