RAPINATORI DI BANCHE, A POZZALLO E ISPICA, CONDANNATI DAL GUP DEL TRIBUNALE DI MODICA

Rapinatori senza sconti. Il Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Modica, Sandra Levanti, li ha condannati infliggendo pene che vanno da quattro ad oltre cinque anni di reclusione. Erano quattro gli imputati, uno è stato assolto perché il fatto non sussiste. Condannati a cinque anni e quattro mesi di reclusione e a 1400 euro di multa Vincenzo Palazzotto, 27 anni, a quattro anni e otto mesi di reclusione e 1200 euro di multa, Paolo Ferruggia, 25 anni, e a quattro anni di reclusione e mille euro di multa, Domenico Urso, 23 anni, tutti e tre pregiudicati palermitani in atto detenuti all’Ucciardone. Assolto a pieno titolo il pozzallese Pietro Ferruggia, patrocinato dall’avvocato Carmelo Floridia, il quale era stato ritenuto il basista dei tre, probabilmente per l’unico torto di essere cugino di Paolo Ferruggia e perché i reati furono commessi a Pozzallo ed a Ispica. Gli era stata contestata l’associazione per delinquere semplice. Le pene inflitte ai tre pregiudicati sono ridotte in quanto il procedimento si è celebrato con il rito abbreviato. Il Gup ha deliberato oltremodo l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per Palazzotto e per cinque anni ciascuno per Ferruggia e Urso. I tre condannati sono stati ritenuti gli autori delle rapine a mano armata compiute a Pozzallo ai danni dell’agenzia della Banca Agricola Popolare di Ragusa di Via Torino dello scorso 30 luglio e che fruttò circa diciassettemila euro, e della Banca Antonveneta di Via Matteotti ad Ispica, compiuta il precedente mese di aprile con un bottino di circa centomila euro. Avevano agito a viso scoperto utilizzando dei taglierini. Sotto la minaccia delle armi bianche avevano intimato ai cassieri di consegnare il contante. Nel corso del procedimento era stato affidato un incarico peritale ad un ufficiale del Ris di Messina per visionare e valutare le immagini contenute nelle videocassette con le registrazioni ottenute con telecamere a circuito chiuso installate negli istituti di credito presi di mira dai tre pregiudicati palermitani. Ferruggia ed Urso furono arrestati il tre agosto successivo alle rapine.

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