LA CUB PROPONE LE “RICETTE” PER GARANTIRE GLI STIPENDI DI COMUNALI, DIPENDENTI MULTISERVIZI ED OPERATORI ECOLOGICI

Motivazioni forti quelle espresse dal coordinamento provinciale della Cub in merito alla protesta dei dipendenti comunali, di quelli della Multiservizi e della Busso ma anche una serie di proposte al nuovo governo della città. “Il risanamento del comune – si legge in una nota – non può passare per una penalizzazione dei lavoratori dipendenti de dell’indotto, né dei cittadini. Dovrò passare, invece, necessariamente attraverso un taglio netto dei costi della politica, il che vuol dire, la futura classe dirigente della città, dovrà pagare lo scotto della sua cattiva gestione, rinunciando agli stipendi ed ai gettoni mentre, per chi non possiede alcuna occupazione, si dovrà precedere solo un rimborso spere pari allo stipendio di un dipendente comunale. Vanno eliminati, inoltre, gli sprechi e le sovvenzioni facili ad enti ecclesiastici ed associazioni culturali; che ognuno si organizzi da sé le proprie iniziative, contando sui propri adepti o affiliati, senza gravare sul bilancio comunale. Questo – secondo la Cub – sarà anche un modo per operare una selezione che farà sparire molti enti ed associazioni fasulle. Vanno eliminate le consulenze esterne, ed utilizzare al loro posto, le professionalità interne alla gran massa di dipendenti. Tassare le fasce medio-alte di reddito e prevedere esenzioni per le fasce più deboli”. Per quanto concerne i rifiuti, la Cub propone il decollo immediato della raccolta differenzia con ricavi tali da autofinanziare in modo rilevante il servizio di igiene ambientale:

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