I 2 italiani rapiti, tra cui la ragusana Iolanda Occhipinti, “stanno bene”

C’è stato un primo contatto tra la Cins e i sequestratori della ragusana Iolanda Occhipinti e Giuliano Paganini, i due volontari italiani rapiti in Somalia con un volontario locale. Lo conferma la stessa ‘Cooperazione italiana Nord sud’. Le prime indiscrezioni parlano di un sequestro a scopo di riscatto, e non di un atto di terrorismo. "I nostri volontari stanno bene, non hanno subito violenze. Siamo fiduciosi in una rapida liberazione", dicono dall’ong. Una responsabile della Cins spiega che alla base del sequestro "pare ci sia stato un equivoco: i rapitori erano convinti che i cooperanti stessero costruendo una Chiesa". Si attendono novità positive nel primo pomeriggio. L’organizzazione è in costante contatto con le famiglie, con l’Unità di Crisi della Farnesina e con le autorità somale. I due italiani, Iolanda Occhipinti e Giuliano Paganini, residenti a Ragusa e Pistoia, sono stati sequestrati intorno alle 5:30 locali -in Italia 4:30- ad Awdhegle, 65 chilometri a sud di Mogadiscio. Entrambi lavorano per la Cooperazione internazionale nord sud (Cins) su un progetto cofinanziato dalla comunità europea e dalla Fao.

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