Attuare una filosofia di sistema assolutamente necessaria per competere nei mercati internazionali. Questa la sfida da vincere per le piccole e medie imprese dell’area iblea in vista della programmazione comunitaria 2007-2013. Lo ha detto a chiare lettere, questa mattina, alla sala Avis, l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Ragusa, Giovanni Cosentini, in occasione del quarto appuntamento del ciclo di seminari formativi per le pmi promosso dall’assessorato in questione e la cui organizzazione è stata curata da Alter Ego Consulting. “Si tratta di cogliere in fretta e con gli strumenti tecnici adeguati – ha chiarito l’assessore Cosentini – quella che rappresenta l’ultima occasione per le nostre imprese, per accedere ai fondi strutturali che l’Unione europea mette a disposizione al fine di realizzare un concreto sviluppo economico per la nostra provincia. Gli interventi riguarderanno i percorsi formativi e i progetti che le nostre imprese possono mettere in atto per accedere a tali fondi e attraverso questi accrescere le proprie potenzialità tecnologiche ed economiche per aprirsi a mercati internazionali sempre più ampi. La programmazione comunitaria 2007-2013 spinge le nostre imprese a creare “sistema” attraverso gli strumenti della cooperazione e dell’associazionismo per vincere la competizione dei paesi concorrenti. Essa, inoltre, permette di correggere molti degli aspetti negativi del Por 2000/2006. In questo senso procede il nostro impegno come pubblica amministrazione, per permettere alle nostre imprese di sviluppare queste dinamiche che porteranno la realtà iblea a potenziare il livello tecnologico ed economico delle proprie pmi per portarlo all’eccellenza”. Anche Gianni Contino, responsabile Eurosportello di Palermo, ha sottolineato che “la programmazione comunitaria 2007-2013 consente alle piccole e medie imprese di cogliere molte opportunità economiche e di sviluppo che devono essere necessariamente adottate per creare importanti partnership economiche. L’Unione europea – ha aggiunto Contino – si muove attraverso quattro direttrici di sviluppo che si uniscono perfettamente tra loro. Il potenziamento tecnologico, necessario per vincere la competizione dei Paesi in via di sviluppo. I distretti produttivi, che sono l’aspetto più importante per avviare quel sistema di sviluppo che consenta di accedere ai fondi ed allargare la propria fetta di mercato. E, legata a questo aspetto, c’è la necessità di attuare una filosofia di sistema assolutamente necessaria per competere nei mercati internazionali. Infine è opportuno avviare una stretta collaborazione con la pubblica amministrazione, che deve favorire la cooperazione tra le piccole e medie imprese, per far crescere l’esportazione e la visibilità della produzione ragusana nel mondo. Ma è indispensabile cogliere subito queste opportunità. Un ritardo nella comprensione di questo fenomeno di sviluppo, porterebbe la nostra provincia verso la marginalità e l’esclusione, e quindi verso un abbassamento del proprio valore reale sul mercato. Il tempo è il mio timore più grande, perché ogni anno perso equivale alla perdita di occasioni importanti già colte con successo da Irlanda, Spagna e Portogallo per fare esempi noti a tutti”. Dopo l’intervento di Aurelio Guccione, direttore Enaip di Ragusa, che ha sottolineato le principali opportunità per le pmi del territorio, l’agronomo Giorgio Gurrieri, esperto nel settore fondi comunitari, ha invece focalizzato la propria attenzione sul Psr, programma di sviluppo rurale, inserito nella programmazione 2007-2013. “E’ uno dei capitoli più interessanti di questo programma per la provincia di Ragusa – ha detto Gurrieri – in particolare rispetto al Por 2000-2006, con il quale l’attuale programmazione si muove nel segno della continuità, si intende potenziare il programma di investimenti nel settore primario in quattro assi. Il primo è il potenziamento del sistema produttivo agricolo, e la possibilità per le aziende di migliorare la propria struttura e la propria filiera produttiva. Sia attraverso la trasformazione dei prodotti, sia attraverso lo sviluppo della qualità. Il secondo asse invece va verso lo sviluppo ecosostenibile, accrescendo il peso specifico dell’agricoltura biologica e dell’imboschimento. Il terzo asse è quello relativo allo sviluppo rurale e al miglioramento della qualità della vita degli agricoltori. Diversificando, attraverso il potenziamento del turismo rurale (agriturismi, etc.) e un impatto con il territorio e con le tecnologie più avanzato, l’attività degli operatori del settore. Il quarto asse va invece verso l’accoglimento delle dinamiche di sviluppo previste dal piano Leader; il nuovo Leader dovrebbe consentire lo sviluppo dei Gal (gruppi di azione locale) e la loro interazione territoriale ed extra-territoriale. Tutto questo attraverso lo studio ed il potenziamento di Piani di sviluppo locale, che possano avviare un processo di cooperazione tra le imprese locali e tra province, comuni, regioni e stati diversi, nell’ottica delle peculiarità specifiche del territorio ibleo”.
Fondi strutturali europei, le piccole e medie imprese dell’area iblea chiamate a fare sistema per evitare ritardi sulla programmazione comunitaria 2007-2013
- Maggio 24, 2008
- 3:11 pm
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