LO SCIOPERO DEGLI OPERATORI ECOLOGICI DI MODICA. POTREBBE SCATTARE INCHIESTA DELLA MAGISTRATURA

Potrebbe scattare una inchiesta giudiziaria ed amministrativa sullo sciopero ad oltranza degli operatori ecologici alle dipendenze della ditta Busso e che, da quattro giorni, presidiano l’aula consiliare di palazzo San Domenico. Sembra, infatti, che non sia stata rispettata la norma che disciplina gli scioperi nei servizi pubblici essenziali, qual è appunto quello dell’igiene ambientale. Quando si avvia la cosiddetta “procedura di raffreddamento”, infatti, si proclama lo sciopero entro i dieci giorni successivi ed una eventuale ripetizione dell’astensione dal lavoro, deve avvenire non prima dei tre giorni successivi alla prima. Insomma, pare che si sia instaurata una sorta di “illegalità diffusa” con probabili ripercussioni sanzionatorie nei confronti della ditta appaltatrice del servizio ma anche nei confronti delle organizzazioni sindacali di categoria. Ci sono degli adempimenti obbligatori da svolgere e, probabilmente, sono stati disattesi. Intanto ieri si è registrata ancora una giornata di passione per la città. E’ una vera e propria emergenza a causa della mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani da quattro giorni. Operatori ecologici assediano palazzo di città ma c’è un solo loro collega che, ogni mattina, si reca regolarmente al lavoro. Si tratta dell’ultimo operatore ecologico comunale, il quale, ogni mattina, armato di scopa e secchione, spazza la via Resistenza Partigiana, al quartiere Sacro Cuore, nei pressi dell’ospedale Maggiore. Un impiegato modello a cui, probabilmente, non importa molto della protesta degli oltre cento colleghi.

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