MODICA. RIFIUTI SOLIDI URBANI. ALLA SOGLIA DELLO STATO DI EMERGENZA

Se non è vera emergenza poco ci manca. Cumuli di rifiuti, sacchetti di spazzatura, cassonetti traboccanti, strade con carte e scartoffie. Momento davvero difficile per Modica che si trova a vivere una situazione che, tra le altre cose, col salire della colonnina di mercurio, si amplifica ancora di più sino a sfiorare l’emergenza. Ad intervenire nella vicenda è il candidato di Pdl ed Udc, Giovanni Scucces che in una nota, dai toni forti, dice “basta a questo stato di cose che condiziona in negativo l’immagine della città. E’ inconcepibile che la fotografia di Modica oggi sia quella di una città con cassonetti che straboccano di rifiuti, accostata al dramma di Napoli e solo perché una ditta si rifiuta di pagare i suoi dipendenti! Un leggero ritardo nell’erogazione dei mandati – dice Scucces -, non giustifica la decisione dell’impresa in questione di non pagare i dipendenti, mettendo in ginocchio una città sommersa dai rifiuti”. Scucces usa toni forti all’indirizzo della ditta Busso, affidataria dell’appalto di raccolta dei rifiuti solidi urbani in città. “O la ditta paga subito i suoi dipendenti e fa in modo che gli operatori ecologici tornino a lavorare pulendo la città oppure la prima cosa che farò quando sarò sindaco di Modica, è togliere l’appalto all’azienda”. A rispondere è il titolare della ditta affidataria dell’appalto, Giuseppe Busso. “Critiche ingiuste – dice – verso un’azienda che ha sempre sopportato e pagato di tasca propria le inadempienze di un Comune con cui non si può lavorare. Abbiamo pagato per mesi, nonostante il comune non versasse il dovuto, gli stipendi ai nostri collaboratori. Adesso non ce la facciamo più. Dobbiamo ricevere da palazzo San Domenico, non solo le mensilità da settembre scorso ma anche gli oneri di sicurezza, le spese di trasporto in discarica e gli straordinari. Chi ci minaccia dovrebbe – conclude Giuseppe Busso – farlo anche nei confronti dei dipendenti comunali e dei lavoratori delle cooperative sociali”.