MODICA. E ADESSO SONO I DIPENDENTI COMUNALI VOTATI ALLA RIBELLIONE PER LA MANCATA RISCOSSIONE DEGLI STIPENDI DI APRILE E MAGGIO

Per una vertenza che si è appena chiusa una nuova se ne apre. I dipendenti comunali di Modica tornano sul piede di guerra e, anche se non hanno sospeso lo stato di agitazione, stanno pensando ad una forma di protesta più eclatante da attuare nelle prossime ore. A fare scattare la molla della ribellione, le risposte incerte fornite alla Montepaschi alla delegazione del comune questa mattina. A Palermo si sono recati, oltre al commissario straordinario del comune, Giovanni Bologna, anche il segretario generale, Claudio Buscema ed il dirigente comunale, Angelo Sammito. Oggi pomeriggio, alle 18, i dipendenti comunali insieme ai loro rappresentanti sindacali di categoria, si sono riuniti in assemblea nell’aula consiliare per ascoltare le risultanze della riunione palermitana. E’ stato un incontro interlocutorio. Tutto qui. Nessuna certezza sull’anticipazione di un milione e duecentocinquantamila euro cosi come era stato richiesto da Palazzo San Domenico. Nelle prossime ore si potrebbe sapere qualcosa in più. Ma i lavoratori temono di non potere percepire lo stipendio del mese di maggio entro il tre giugno, per cui, stanno pensando ad ulteriori azioni di protesta per convincere il commissario straordinario del comune ed i dirigenti, a fare ulteriori tentativi per avere liquidate le spettanze puntualmente. Non è escluso che si decida di occupare l’aula consiliare dove, tutt’ora, rimangono i lavoratori delle cooperative sociali ed alle quali potrebbero aggiungersi i dipendenti della Modica Multiservizi nella giornata di domani. Il tutto in attesa che si sblocchi definitivamente la vicenda dell’anticipazione delle somme alla Montepaschi.

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