Alla fine è arrivata l’attesa assoluzione per Sergio Amato, modicano, e Carlo Di Natale, di Giarratana. Assolti perché il fatto non sussiste. E’ questa la formula della sentenza depositata dal giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, in seguito al processo intentato per esercizio di gioco d’azzardo. A denunciare i due, patrocinati dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, era stata la guardia di finanza della Tenenza di Modica, a seguito di un controllo degli apparecchi di intrattenimento mantenuti all’interno del Bar Capolinea di cui era proprietario l’imputato modicano. Il coimputato era, invece, il fornitore dell’impianto. Uno dei finanziari operanti è stato ascoltato nel corso del procedimento ed ha spiegato che nel locale era stata trovata una macchinetta che aveva installata una scheda irregolare denominata “The tulipan”. “L’impianto – ha spiegato il militare – era costruito con un’area programmata e, dunque, l’abilità del giocatore era nulla perché le combinazioni erano programmate in modo causale”. L’apparecchio, secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle, era azionato attraverso l’inserimento di monete meccaniche che costavano cinquanta centesimi ciascuna. “I premi – è stato spiegato – erano punti cumulabili”. Il magistrato giudicante ha ritenuto, in ogni modo, accogliere la tesi difensiva ed ha deciso di chiudere il procedimento con l’assoluzione con formula piena dei due imputati.
ESERCIZIO DEL GIOCO D’AZZARDO. ASSOLTI DAL TRIBUNALE DI MODICA
- Giugno 3, 2008
- 10:42 pm
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