Parte, finalmente, il processo davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica(Giovanna Scibilia, presidente, Patricia Di Marco e Maurizio Rubino, a latere)riguardante l’operazione "Hot Money" eseguita nel mese di luglio del 2003 dalla Squadra Mobile di Ragusa e dagli agenti del Commissariato di polizia di Modica. Il pubblico ministero, Maria Mocciaro, in apertura di udienza ha chiesto la trascrizione delle intercettazioni telefoniche ed ambientali circa delle discussioni tra alcuni imputati, trovando l’opposizione dei difensori. I giudici, in camera di consiglio, hanno deciso di accogliere la richiesta nominando un consulente tecnico d’ufficio, Silvana Aglieri, alla quale sarà conferito l’incarico il prossimo 25 giugno. Complessivamente furono dieci i soggetti coinvolti nella vicenda. Sette sono modicani, uno è di Ragusa e due sono di Catania. Uno di questi ultimi, Giovanni Bruno, 29 anni, è già stato giudicato tempo fa con l’abbreviato. Il principale indagato è il falegname Giuseppe Arena, 46 anni, ritenuto la mente della presunta organizzazione. In manette anche persone insospettabili. Secondo l’accusa, l’ebanista avrebbe depositato nei propri conti correnti bancari somme provenienti da attività illecita ricondotta all’usura ed intestati fittizziamente e anche a persone decedute. Le riscossioni sarebbero state appannaggio dei due catanesi. Gli incontri si sarebbero tenuti presso un ristorante di Via Modica Giarratana, a Modica Alta. Gli indagati sono patrocinati dagli avvocati Carlo Ottaviano, Salvo Maltese, Ignazio Galfo e Giorgio Terranova. Nessuno degli arrestati, poi rimessi in libertà, ha ammesso i fatti. Gli interessati avevano chiarito le rispettive posizioni, dichiarandosi all’oscuro dell’esistenza della banda. "La mente" della presunta organizzazione aveva prima scelto di fare scena muta, decise poi di tornare sui suoi passi, collaborando con gli inquirenti e ammettendo parzialmente i fatti. Il Ctu nominato all’epoca dal Gup, il commercialista modicano Giancarlo Cappello, non aveva potuto stabilire se fossero stati praticati dall’Arena e dalle altre persone coinvolte, tassi usurari nei prestiti concessi alle presunte vittime. La perizia di centottanta pagine escluderebbe molti rapporti tra le persone invischiate nella questione giudiziaria.
PROCESSO HOT MONEY. MODICA, I GIUDICI AMMETTONO LE TRASCRIZIONI DELLE INTERCETTAZIONI RICHIESTE DAL PIEMME
- Giugno 11, 2008
- 11:44 pm
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