TRAGEDIA A MINEO. SEI MORTI TRA CUI DUE RAGUSANI DIPENDENTI DELL’IMPRESA CARFI’

Sei operai che lavoravano nel depuratore consortile di Mineo, a 35 km da Catania, sono morti mentre stavano pulendo una vasca. Lo si apprende da carabinieri e vigili del fuoco già arrivati sul posto. La morte degli operai sembra sia stata causata dall’inalazione di sostanze tossiche. I sei, infatti, erano in una vasca quasi vuota. Quattro erano dipendenti comunali: Giuseppe Zaccaria, Giovanni Sofia, Giuseppe Palermo e Salvatore Pulici, quest’ultimo un lavoratore precario ex art. 23. Le altre due vittime erano dipendenti di una ditta privata, la Carfì di Ragusa, impegnata nei lavori di manutenzione del depuratore: di loro non si conosce ancora l’identità. Al momento della tragedia gli operai erano impegnati nella pulizia del filtro dell’impianto. "Sono morti abbracciati uno con l’altro, quasi certamente nel tentativo di salvarsi a vicenda", dice don Minè Valdini, parroco della chiesa di Sant’Agrippino, patrono di Mineo, che ha visto le sei vittime all’interno del depuratore. "Sono morti – ha aggiunto il sacerdote, trattenendo a stento la commozione – con un gesto d’amore. Un atto di generosità che purtroppo non è servito a nulla". Scene di dolore davanti al depuratore di Mineo dove sono giunti i parenti dei sei lavoratori. La polizia municipale ha transennato l’area, dove ci sono anche mezzi dei vigili del fuoco, ambulanze e carabinieri. "Nel depuratore erano in corso lavori di manutenzione", dice Nuccio Valenti, segretario Cgil nel comprensorio del Calatino, appena giunto nella zona della tragedia. L’impianto depura le acque della rete fognaria del comune e si trova a circa quattro chilometri dal centro abitato. Sconvolti gli impiegati del Comune. Al telefono una donna tra le lacrime dice: "Tra i morti vi sono quattro nostri colleghi. Il sindaco appena appresa la notizia è andato al depuratore dov’è avvenuta la tragedia". Mineo, 5700 abitanti, si trova nell’entroterra catanese, a 59 km dal capoluogo, tra Caltagirone e Palagonia. E’ un paese di tradizioni agricole, vi sono molti produttori di olive, con un centro storico medievale.

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