L’onorevole Ammatuna interviene sull’apertura di nuove sedi farmaceutiche in Sicilia.

L’onorevole Roberto Ammatuna ha presentato una interrogazione a risposta scritta al Presidente della Regione Sicilia e all’Assessore Regionale alla Sanità per conoscere i motivi dell’esclusione di sei province siciliane, fra le quali quella di Ragusa, dall’avvio delle procedure concorsuali per l’assegnazione di nuove sedi farmaceutiche. La provincia di Ragusa, che ha avuto assegnate quattro nuove farmacie, in seguito alla scelta operata dal neo Assessore alla Sanità, sul quale si faceva molto affidamento anche in virtù del ruolo di magistrato fino ad ora ricoperto, patisce così l’ennesimo scippo. Di seguito il testo integrale dell’atto ispettivo presentato dall’On. Ammatuna: “PREMESSO che: • la Consulta si è pronunciata, il 13 dicembre 2006, dichiarando illegittimo l’art.32 della finanziaria regionale del 2003 che prevedeva una deroga al conferimento delle sedi farmaceutiche in Sicilia; • l’articolo dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale, l’eccezione era stata sollevata dal Tar Palermo, dava la possibilità all’Assessore Regionale alla Sanità di assegnare, ai titolari di farmacie delle isole minori con almeno 10 anni di servizio, il 10% delle sedi farmaceutiche vacanti o di nuova istituzione in tutta la Sicilia attraverso una graduatoria regionale per soli titoli. • la suddetta sentenza della Corte Costituzionale ha così sbloccato l’iter per l’assegnazione delle sedi farmaceutiche in diversi comuni della Sicilia, fermo fino al 2003 a causa dell’eccezione di incostituzionalità promossa dal Tribunale Amministrativo Regionale di Palermo; • non esistono più ostacoli di carattere giuridico per proseguire il percorso già avviato; • le commissioni per l’assegnazione delle sedi farmaceutiche sono già costituite, ma sono rimaste inattive per la mancanza di stanziamenti in bilancio necessari per l’espletamento dei concorsi; • con i fondi attualmente disponibili si è deciso che dal prossimo 11 luglio si attiverà lo svolgimento dei concorsi per la provincia di Messina e che da settembre partiranno le prove concorsuali anche per le province di Agrigento ed Enna, mentre le restanti realtà territoriali rimarranno senza l’apertura dei presidi di cui hanno diritto; RITENUTO che: • è un diritto di tutti gli utenti siciliani poter fruire di un servizio farmaceutico più consono alle loro esigenze; • consentendo l’apertura dei presidi farmaceutici soltanto nelle province di Messina ed a seguire in quelle di Agrigento ed Enna, si potrebbe configurare una disparità di trattamento nei livelli essenziali del servizio sanitario con tutte quelle altre realtà territoriali che, pur avendone uguale diritto, ne rimarranno sprovviste; • il principio di equità, nella qualità dei servizi sanitari offerti agli utenti, impone la concomitanza dell’avvio delle procedure concorsuali per tutte le province siciliane; PER CONOSCERE: se intendono procedere in maniera contestuale all’avvio delle procedure concorsuali, per l’assegnazione delle sedi farmaceutiche, per la totalità delle province siciliane, senza alcuna disparità di trattamento; se intendono impinguare con i necessari fondi gli attuali stanziamenti, insufficienti a garantire lo svolgimento delle prove concorsuali in tutte le province della Sicilia”.

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