La sentenza del Tar di Catania che rinvia ogni giudizio al prossimo 9 ottobre, solo dopo aver acquisito il parere di un collegio di esperti, è la garanzia che il Tribunale Amministrativo non si è accontentato di una serie confusa di considerazioni, esagerate e spesso prive di fondamento tecnico, presentate dal Comune di Vittoria. Come si legge nell’ordinanza emessa dal Tar, è stato infatti impossibile per i giudici esprimere, con serenità, il proprio giudizio senza tener conto delle preoccupazioni che l’azione sia giudiziaria che mediatica, messa in atto dal Sindaco Nicosia, aveva ingenerato nell’opinione pubblica. Di fronte a centinaia e centinaia di pagine scritte con il solo intento di screditare il legittimo operato di una società che, in osservanza ad ogni legge regionale e dello Stato, aveva ottenuto tutti i permessi e le valutazioni ambientali dopo due anni di procedimento col il coinvolgimento di pareri tecnici di numerosi funzionari regionali, ci si rende conto che non era possibile aspettarsi una soluzione diversa da parte del TAR. La Panther attenderà quindi con fiducia il risultato del procedimento restando ferma nella propria convinzione di dover continuare a combattere non contro la forza della ragione ma contro le fantasie di un gruppo politico che maschera con l’allarmismo ambientale un mero disegno ideologico ed anacronistico nei confronti di un progetto che ha finalità sì imprenditoriali ma anche di bene pubblico poiché mira alla valorizzazione delle risorse endogene di gas-metano. Aver bloccato l’operazione programmata su GalloSud procurerà enormi danni alla società che sarà facile quantificare per intentare legittime azioni di risarcimento. Aver bloccato il progetto della Panther ha anche procurato un danno alla Sicilia che vede negata la possibilità di un progetto di sviluppo delle proprie risorse energetiche in un contesto di dipendenza e di ingenti costi per l’acquisto di energia da fonti straniere. Seppur il rinvio ad ottobre posticipa molto nel tempo la conclusione ed il pronunciamento sul merito, la scelta inevitabile di coinvolgere alcuni professori di livello universitario chiamati a valutare la questione sono una garanzia di serietà e di fiducia per la PAnther che , finalmente, chiarirà l’assoluta assenza di inquinamento per un pozzo esplorativo che dista tre chilometri dalla sorgente vittoriese e che verrà perforato ad esclusiva acqua potabile. La Panther ha già deciso di affidarsi ad uno staff di periti di parte che possano rappresentare quanto di meglio ci sia, nel settore, a livello europeo ed internazionale al fine di supportare quella tesi di operazione-pulita che aveva portato alla conclusione positiva di tutti i procedimenti autorizzativi. Questo con il solo scopo di fare chiarezza una volta per tutte impedendo, per il futuro, che notevoli investimenti internazionali possano essere vanificati da mere speculazioni politiche. Auspichiamo, infine, che il nuovo Governo regionale possa trovare un rinnovato dialogo ed una costruttiva sinergia per far proseguire con serenità un progetto che ha l’obiettivo principale di valorizzare le risorse energetiche di gas del sottosuolo siciliano al fine di aumentare le capacità di autosufficienza per la fornitura energetica regionale.
IL TAR E LA PANTHER EUREKA. RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
- Giugno 14, 2008
- 3:03 am
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