SCICLI. IL SINDACO USCENTE BARTOLOMEO FALLA CONDANNATO AD UN ANNO DI RECLUSIONE PER ABUSO D’UFFICIO

Per il collegio penale del Tribunale di Modica il sindaco di Scicli, Bartolomeo Falla, era innocente, per la Corte d’Appello di Catania è colpevole. Non poteva chiudersi nel peggiore dei modi l’esperienza politico-amministrativa del primo cittadino. Alla vigilia del suo “addio” a Palazzo di città è, infatti, arrivata l’inattesa condanna ad un anno di reclusione, al risarcimento danni in favore delle parti civili ed al pagamento di tutte le spese attinenti il procedimento. A Modica, Falla, nel 2006, era stato assolto perché il fatto non costituisce reato dall’accusa di abuso d’ufficio, che per un amministratore è sicuramente un reato pesantissimo. Ad appellarsi era stato il Procuratore della Repubblica, Domenico Platania. Era stato denunciato da un farmacista sciclitano, Bartolomeo Guccione, che si era costituito parte civile attraverso l’avvocato Piero Rustico. Guccione, molto conosciuto per essere stato presidente della Polisportiva Scicli, si era rivolto alla magistratura sostenendo che Falla nel 2001 aveva adottato una determina attraverso la quale aveva assunto a tempo determinato, dal 2 maggio dello stesso anno al 31 marzo del 2003, una farmacista con mansioni di direttore della farmacia comunale in violazione all’articolo 8 del regolamento per gli incarichi di collaborazione esterna ed interna approvato dal consiglio comunale il 23 febbraio 1998. Falla, in buona sostanza, non avrebbe tenuto conto dell’avvenuta formazione dell’apposito Albo Comunale che includeva tre professionisti, tra cui la neo assunta, lo stesso Guccione ed un’altra farmacista. Il 29 aprile del 2000, inoltre, sempre con atto del sindaco, fu nominata la stessa farmacista esterna e per sei mesi, nomina che fu, in seguito, prorogata fino al 31 ottobre dello stesso anno. Secondo la Procura della Repubblica con tali determinazioni si sarebbe resa falsamente illegittima la reiterazione dell’incarico provocando intenzionalmente alla farmacista assunta un ingiusto vantaggio patrimoniale e personale ed alla parte offesa, il Guccione, per l’appunto, un ingiusto danno di natura patrimoniale e professionale. Il difensore di Falla era l’avvocato Cesare Borrometi del Foro di Ragusa. All’epoca dell’assoluzione, il pubblico ministero, Francesca Aprile, aveva sollecitato la condanna del capo dell’amministrazione comunale sciclitana a due anni di reclusione.

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