Smantellata un’organizzazione che riforniva di cocaina gli abituali consumatori dell’hinterland sciclitano.

È stata smantellata un’organizzazione che riforniva di cocaina gli abituali consumatori dell’hinterland sciclitano. L’operazione è scattata nella serata e proseguita per tutta la notte di ieri, consentendo di addivenire all’individuazione di una rete precisa di spacciatori, e di un importante ed insospettabile centro di approvvigionamento. Già da qualche tempo, giuste direttive del Questore  Giuseppe Oddo – la polizia di Modica,  monitoravano il movimento dei ‘consumatori’ di Scicli, con pedinamenti e servizi di appostamento. Ieri l’altro è stato predisposto un servizio mirato, volto a dimostrare l’illecita attività di spaccio condotta da tre persone, apparentemente insospettabili. I tre giovani extracomunitari, infatti, venivano prima individuati nell’abitazione che era il loro quartier generale nonché punto di riferimento di alcuni “clienti” locali. Successivamente, venivano notati mentre agganciavano i loro futuri acquirenti nella piazza principale del paese. Immediatamente dopo, ne emergeva lo spostamento del terzetto presso l’abitazione, ubicata in Via Porticale, in pieno centro abitato. Qui, nonostante le difficoltà di osservazione, dovute alle strette vie che non consentono ai poliziotti, ancorché in abiti civili, di sostare a lungo senza essere notati, si riusciva a notare la consegna di un “qualcosa” a giovani la cui visita, in quella abitazione, per durata e modalità non lasciavano spazio a dubbi di sorta in ordine all’avvenuta cessione di sostanze stupefacenti. A questo punto gli investigatori decidevano di fare irruzione, seppur consci di trovarsi di fronte un agguerrito pastore tedesco, tenuto appositamente all’interno dell’abitazione dagli extracomunitari per “tutelarsi” dai controlli delle Forze dell’Ordine. Ma l’attività posta in essere e la massiccia presenza di uomini predisposta nel quartiere ha consentito di bloccare i tre, che tentavano la fuga, rendendo vano il tentativo da parte di  Jaida Saber, di fuggire a piedi per le viuzze. Durante l’immediata perquisizione domiciliare presso l’abitazione di  Veiz Topi, 24enne di origine albanese, residente in Italia da qualche mese, gli agenti rinvenivano 35 grammi di cocaina pura ripartita in varie dosi da smercio, ed un’ingente somma di denaro contante. Venivano sequestrati anche due bilancini di precisione, utilizzati per l’illecita attività. Al termine dell’operazione, i tre sono stati condotti nella Casa Circondariale di Modica con l’accusa di concorso in detenzione finalizzata allo spaccio di stupefacenti. Al termine dell’attività, peraltro emergevano altri fatti reato addebitabili ai due cittadini magrebini. In particolare, Ossama Ghorab, risultava latitante ovvero colpito da ordine di carcerazione, per reati specifici in materia di stupefacenti, emesso dalla Procura di Trento. L’altro, invece, seppur destinatario di un provvedimento di espulsione emesso nell’anno 2004, perché trovato irregolare su questo territorio, non vi aveva volontariamente ottemperato continuando a permanere nel territorio di scicli in stato di clandestinità. Per tutti i tre, in virtù della recente normativa di Legge in materia di stranieri, si configura l’aggravante per il fatto di avere commesso il reato principale in stato di clandestinità. Gli arrestati, oltre a Ghorab, libico, di 31 anni, sono  Veiz Topi, nato a Kavaje (Albania), 22 anni,   Jaida Saber, tunisino di 24 anni. Le indagini sono coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Maria Mocciaro, che interrogherà gli arrestati al carcere di Piano del Gesù a Modica Alta.

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