Era stato indicato come l’autore di un tentato furto in appartamento a Modica. Le prove, però, non sono state sufficienti per ritenerlo tale. Stefano Arrabito era finito nell’occhio delle forze dell’ordine a seguito della denuncia presentata dal proprietario di un appartamento nel territorio modicano e rintracciato attraverso la targhetta identificativa del proprio ciclomotore. Il giovane pregiudicato sciclitano è stato processato dal giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, che ha accolto la tesi difensiva dell’avvocato Concetta Drago che patrocinava l’uomo, secondo la quale non c’erano prove concrete che il tentativo di furto fosse stato opera dell’Arrabito, indicato dall’accusa solo perché il proprietario della casa si era affacciato dal balcone, che aveva subito segni di effrazione ed aveva notato l’imputato allontanarsi a bordo di un ciclomotore. Il proprietario della casa era stato allertato dall’allarme che si era improvvisamente azionato. Qualcuno, infatti, aveva tentato di entrare nell’edificio dopo avere forzato una finestra. Arrabito è stato assolto per non avere commesso il fatto. Il pubblico ministero, Diana Iemmolo, aveva invocato la condanna ad un anno e due mesi di reclusione e quattrocento euro di multa. Un anno fa l’interessato era stato arrestato, sempre a Modica, quando fu trovato all’interno di una trazzera di Contrada Scardacucco. Nascosto tra la vegetazione, era stato rinvenuto un ciclomotore di colore nero segnalato dai residenti, sprovvisto di distintivo identificativo. Lui era stato trovato nascosto dietro un muro a secco e coperto dalla folta vegetazione, accovacciato. L’episodio riguardante il processo in questione risale al 2005 allorquando era stato tratto in arresto, appunto, per tentato furto in un villino sulla Modica Ispica. In tale circostanza aveva asserito che si trovava in quella zona per raccogliere funghi.
ERA ACCUSATO DI TENTATO FURTO. PREGIUDICATO SCICLITANO ASSOLTO DAL TRIBUNALE DI MODICA
- Giugno 19, 2008
- 10:53 pm
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