LE TRIVELLAZIONI A VITTORIA, LA PANTHER SPIEGA LE MOTIVAZIONI

Alla luce delle ultime dichiarazioni del sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, la Panther intende invitare l’opinione pubblica ad una serena e fiduciosa attesa dell’esito del ricorso al Tar previsto per il prossimo 9 ottobre. Il coinvolgimento di una prestigiosa commissione di esperti, farà chiarezza sulle tante perplessità riferite alla stampa dal sindaco Nicosia, le quali, inesatte e confuse dal nostro punto di vista, stanno solo creando falsi allarmismi. "Quando il Tar affronterà, nel merito, tutti gli aspetti tecnici e giuridici del caso il sindaco – dice l’ufficio stampa della società – avrà tutte le risposte che attende". La Panther intanto fa alcune precisazioni utili a ben comprendere la vicenda. "Il pozzo-gas Gallo Sud, oggetto del contendere – dice la società – ricade nel territorio del Comune di Ragusa e la Sorgente Sciannacapurali dista ben tre chilometri dal pozzo progettato. L’iter autorizzativo, durato oltre un anno, ha coinvolto i funzionari tecnici regionali ai quali spetta la salvaguardia dell’Ambiente. La Valutazione di Impatto Ambientale svolta dalla Panther, con l’obiettivo di approfondire tutti gli aspetti tecnici, ha escluso ogni rischio, ottenendo il giudizio di compatibilità positivo, emesso dal competente ufficio regionale, secondo quanto previsto dalle leggi vigenti. Nel suddetto giudizio sono previsti i seguenti interventi: la realizzazione di un foro di 30 cm di diametro, l’uso di sola acqua potabile ed argilla come fluido perforante , l’isolamento della fascia dell’acquifero e la celerità di intervento che supererà i primi 450 metri in soli 3 giorni di lavoro". La Commissione di esperti dovrà quindi dimostrare se questi principi, valutati compatibili dall’Assessorato Territorio Ambiente, sono esatti , oppure, come sostiene Nicosia, sono inquinanti per la sorgente a tre chilometri. "La Panther – conclude la nota – vuole solo dimostrare che la perforazione del pozzo è assolutamente sostenibile e che nulla ha a che fare con l’acqua dei vittoriesi. E’ importante far sapere inoltre che la Panther, sensibile alla problematica dell’acqua ed alla necessità del reperimento di nuove fonti idriche per Vittoria ed il suo territorio, aveva richiesto un incontro con il sindaco Nicosia ( fissato il 23 maggio scorso) per studiare , attraverso un dialogo costruttivo, soluzioni di incremento idrico. Tra le proposte, ad esempio, la donazione di due pozzi d’acqua potabile, già esistenti e quindi di immediato utilizzo, che avrebbero incrementato l’acqua a Vittoria di circa 15-20 litri al secondo e PER SEMPRE. Alla luce di nuovi abbassamenti della sorgente Sciannacapurali, dovuti all’inizio della stagione estiva, che solitamente fa registrare riduzioni di portata, forse i pozzi non avrebbero risolto definitivamente il problema delle carenze idriche che la città sta soffrendo, ma oggi sarebbero stati un utile contributo in un momento di emergenza. Purtroppo il Sindaco non ha onorato l’appuntamento con i presidenti della società, venuti dall’estero appositamente per l’incontro fissato, e non ha dato alcun riscontro alla lettera di rammarico inoltrata dalla Panther che continua in ogni momento a dimostrare le sue intenzioni di dialogo e di mediazione. Rimanendo comunque sicuri che MAI la perforazione di un foro di 30 cm di diametro, distante tre chilometri dalla fonte, realizzato con acqua potabile e argilla, avrebbe inquinato o depauperato la sorgente, consapevoli che il rinvio ad ottobre ha determinato ingenti danni economici alla società e la perdita di numerosi contratti di lavoro dell’indotto, auspichiamo che ognuno, pur fermo nelle proprie convinzioni tecniche , attenda con fiducia la sentenza finale del TAR. Condividiamo infine l’azione intrapresa dal Sindaco Nicosia a livello legislativo ed istituzionale. E‘ fondamentale infatti che, in un momento cruciale per il progresso e lo sviluppo, il governo nazionale e quello regionale, responsabili per la ricerca di fonti energetiche pulite, possano lavorare in sinergia per definire gli obiettivi di valorizzazione delle risorse del sottosuolo ragusano con la sola finalità di incrementare la capacità di autosufficienza energetica e diminuire la dipendenza da paesi stranieri. Se è vero che proprio la Regione Sicilia, con la legge regionale 14 del 2000, aveva attratto l’investimento della Panther ed autorizzato il progetto nel quadro delle finalità di autonomia energetica regionale, ora è altrettanto importante che la stessa Regione Sicilia possa ribadire le finalità del progetto in sinergia con una società che ha operato nel rispetto delle regole. L’opposizione al progetto di sviluppo del GAS Siciliano sembra così provenire solo da una minoranza isolata visto che la maggioranza dei siciliani e delle istituzioni auspicano il successo del progetto con un’attenta regolamentazione e con un rispetto, incondizionato, dell’Ambiente".

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