Consiglio Provinciale di Ragusa. Sui tagli alla viabilità secondaria coro unanime di protesta

Seduta straordinaria del Consiglio Provinciale che ha discusso del “taglio” di 56 milioni di euro operati dal Governo Nazionale per consentire la riduzione dell’Ici per la prima casa. Un coro unanime quello dei consiglieri provinciali nel richiedere a gran voce il recupero delle somme che consentirebbe alla provincia di Ragusa di riammodernare la rete viaria provinciale. Ad apertura dei lavori il presidente della terza commissione consiliare Rosario Burgio, dopo gli interventi di Moltisanti (Fi) e Iacono (Idv), ha rappresentato le preoccupazioni del territorio circa l’improvviso taglio del Governo ai fondi sulla viabilità secondaria provinciale per 56 milioni di euro ma ha posto l’accento sulla posizione unanime di tutti i gruppi consiliari nell’avviare un’azione di protesta al di là degli schieramenti politici. E gli interventi di quasi tutti i consiglieri provinciali sono stati finalizzati ad individuare le iniziative da intraprendere per tentare il recupero delle somme destinate alla Provincia di Ragusa. Mustile (Prc) ha proposto l’acquisto di pagine sui quotidiani nazionali per avere risonanza nazionale, per Galizia (Gruppo Misto) invece è più utile un incontro col Ministro Tremonti, mentre, Padua (Pd) ha indicato la strada del coinvolgimento delle istituzioni ai vari livelli per fare sentire forte la voce di protesta a Roma. Il presidente della Provincia Franco Antoci ha informato il consiglio delle iniziative finora avviate anche nella qualità di presidente facente funzioni dell’Unione Regionale delle Province Siciliane. Ha inviato una lettera a tutti i deputati eletti in Sicilia per vigilare in Parlamento in sede di riconversione del decreto-legge, nonché della decisione di invitare i nuovi presidenti di provincia eletti la scorsa settimana ad una riunione la prossima settimana a Palermo, alla presenza del presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, per fissare un calendario di iniziative e di incontri per favorire il recupero delle somme per la viabilità provinciale secondaria. “Dobbiamo fare da apripista per questa legittima protesta – ha detto Antoci – che ci priva di fondi fondamentali per il riammodernamento della viabilità Ma dobbiamo essere tutti uniti per far sentire più forte la nostra voce perché quando si muove il territorio nella sua interezza è sicuramente più incisivo nell’azione politica”. Il Consiglio si è chiuso con la decisione di demandare alla conferenza dei capigruppo consiliari, allargata alla terza commissione consiliare, le determinazioni da assumere circa le iniziative da mettere in campo. La riunione è fissata per mercoledì prossimo”.

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