Donadoni: Dimissioni? Non ci penso neanche lontanamente. Ma all’orizzonte arriva Lippi

Non ho mai pensato alle dimissioni, non può essere una partita vinta o persa ai rigori a stravolgere tutto": lo ha dichiarato Roberto Donadoni nella conferenza stampa del giorno dopo l’eliminazione contro la Spagna. "Se ragionassi così sarei uno stupido – ha detto il ct azzurro -. Quello che ho fatto l’ho fatto con grande serenità e impegno, l’ipotesi delle dimissioni non mi è passata neanche per l’anticamera del cervello perché non ci si può pensare dopo un ko con i rigori. Se avessimo vinto oggi saremmo stati tutti bravi e forti. Io sono tranquillo, vedremo nei prossimi giorni, ci incontreremo, si parlerà e si valuterà la cosa serenamente, ma questa situazione non mi preoccupa". ”A colazione ho parlato con il presidente Abete. Ho semplicemente detto di esser felice di aver vissuto questi due anni”, ha aggiunto Donadoni ribadenndo di avere ”un rapporto umano che mi piace” con il presidente federale, ma anche di non voler rivendicare se merita o meno una riconferma. ”Rispetto il ruolo di chi deve decidere – ha ammesso – non mi piace sponsorizzare nessuno e nemmeno me stesso. Quello che ho fatto è sotto gli occhi di tutti, non cerco appoggi di nessun tipo”. Lippi è pronto a tornare in Nazionale, ma neanche nel giorno dell’eliminazione dell’Italia, e dell’imminente e più che probabile congedo, Roberto Donadoni si scompone all’idea del ritorno dell’ex ct azzurro. ”Veramente è quindici giorni che si scrive del suo ritorno”, ha risposto il tecnico alla domanda su che effetto gli facesse sentir parlare di Lippi già in arrivo. ”Comunque da quando sono qui – ha spiegato Donadoni – ho deciso di non leggere le critiche, ne’ quelle in positivo, ne’ quelle in negativo”.

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