MATILDE ED UN RICORDO CHE NON CI SARA’. QUELLO DELLA MAMMA, LA 28ENNE DI MODICA DECEDUTA IN APRILE. INTERVISTA AL PAPA’ DELLA MINORE. BRUNO EURONICS REGALA UN CONGELATORE PER IL LATTE

Il suo nome è Matilde. Significa: “forte e tenace nella battaglia”. E lei, sebbene abbia ancora poche settimane di vita, la sua battaglia la sta conducendo con forza e spinta da una straordinaria voglia di vivere. Matilde è nata, lo scorso 5 aprile, alla 28esima settimana di gestazione. Avrebbe dovuto vedere la luce solamente nel mese di luglio. Ed invece, per delle complicanze, la mamma, una ragazza modicana di 28 anni, ha partorito precocemente. La ventottenne, affetta da una encefalite batterica sin dall’età di 14 anni, dopo aver donato la vita a Matilde, è entrata in coma, e dopo undici giorni è volata via tra le lacrime del marito, Christian, dei familiari, degli amici e di una bambina che non ne ricorderà l’abbraccio. L’unico abbraccio che Matilde ha conosciuto fino ad oggi, è quello dei medici e degli infermieri del reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, dove ha vissuto queste prime settimane di vita nella culla incubatrice, crescendo piano piano. Adesso, con ogni probabilità, oggi la piccolina sarà dimessa e per papà Christian e per i nonni, si apre un’altra fase difficile. Matilde ha infatti necessità di latte materno. Solo questo è infatti ricco di quelli anticorpi utili per la crescita della piccola in queste prime, difficili, settimane di vita. “Mia figlia – spiega Christian D’Amanti – potrebbe crescere anche con latte di produzione chimica, però il latte materno le fornisce una produzione anticorpale dalle più comuni malattie che possono colpire tutti i neonati, in particolar caso i prematuri come Matilde. Lei è però cresciuta, fortunatamente, in maniera esponenziale – prosegue il papà di Matilde – grazie al latte materno ed alle sue componenti. Una crescita che potrebbe continuare se riuscissimo a trovare altro latte che è fondamentale per Matilde, sia per la crescita, che a livello di difese immunitarie”. L’appello è stato già accolto dalla ditta Bruno Euronics, che ha messo a disposizione della famiglia D’Amanti, un congelatore dove conservare il latte materno. Anche un’associazione per i bambini prematuri ha raccolto l’appello del papà di Matilde e si sta attivando tra i diversi soci per mettere in campo il proprio “esercito” alla ricerca del latte materno. Un latte che per Matilde significa crescita, ma che non avrà il sapore di quel seno da cui la sua boccuccia, piccolina, non ha mai potuto succhiare.

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