PESCA ABUSIVA: SEQUESTRATI PIU’ DI 3000 RICCI DI MARE

Nell’ambito delle consuete operazioni di monitoraggio e controllo del territorio, finalizzate anche al contrasto delle violazioni di natura ambientale, i Finanzieri della Compagnia di Ragusa, hanno sequestrato 3250 ricci di mare, pari a circa 350 kg. Alle prime luci dell’alba di lunedì, infatti, in località Punta Braccetto, una pattuglia del Nucleo Mobile ha sottoposto a controllo due autoveicoli, muniti entrambi di carrelli per il trasporto di imbarcazioni; all’interno degli scafi i militari hanno rinvenuto dei contenitori pieni di ricci di mare, appena pescati, ed attrezzatura utilizzata per la pesca abusiva. Gli immediati accertamenti esperiti permettevano di appurare che i cinque individui fermati dalla pattuglia delle Fiamme Gialle erano sprovvisti di qualsiasi licenza o autorizzazione alla pesca professionale, in relazione all’ingente quantitativo dei molluschi rinvenuti. Pertanto ai responsabili sono state contestate le violazioni previste dalla Legge 14 luglio 1965, n. 963, concernente la disciplina della pesca marittima: nel caso specifico, sono stati contestati l’esercizio della pesca subacquea sportiva con l’ausilio di autorespiratore e la detenzione di ricci di mare in quantità superiore a quella consentita dalle norme. Apposite disposizioni di legge, infatti, al fine di tutelare le risorse biologiche delle acque marine ed assicurare il disciplinato esercizio della pesca, stabiliscono, tra l’altro, che la pesca subacquea sportiva possa effettuarsi soltanto in apnea, senza cioè l’uso di apparecchi ausiliari di respirazione ed entro precisi limiti quantitativi, fissati per ciascuna specie. Per tali violazioni, i militari hanno posto sotto sequestro 3250 ricci di mare, pari a circa 350 kg. e tutta l’attrezzatura utilizzata per la pesca abusiva, tra cui 3 bombole da 18 e 20 lt. , 3 erogatori ed anche 4 caschi da cantieri edili modificati con annesse 4 torce. I ricci di mare sequestrati venivano rimessi in mare, come previsto dalla normativa in vigore, in quanto rinvenuti ancora vivi, mentre per i responsabili sono scattate sanzioni amministrative che oscillano da 500 a piu’ di 3000 euro. Un analogo sequestro, all’incirca della stessa quantità e sempre in località Punta Braccetto, era stato effettuato dai militari della Compagnia di Ragusa, a metà gennaio di quest’anno. L’impegno delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ragusa, anche nella repressione delle violazioni di natura ambientale ed ecologica, resta dunque sempre alto, soprattutto nella stagione estiva.

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